L'altra sera,nel secondo tempo,ho visto l'Atalanta riproporre nel secondo tempo una sorta di WM rivisitato... e d'altra parte,la linea di difesa e centrocampo della LAZIO si è presentata per larga parte della contesa con una sorta di 3-2-4-1 dove Correa stazionava più dalle parti di L.A. che non al fianco di Ciro.
La stessa cosa poi si è riproposta ancora di più con l'ingresso di Caicedo che ha assunto posizione arretrata per permettere al Tucu di essere terminale d'attacco.
Mi sembra di poter dire che questo metodo,rivisitato ovviamente,resti alla base di un disegno tattico che sviluppa una rete difensiva e offensiva nel possesso palla,che ti permette di contrastare un avversario particolarmente agguerrito e capace di grande ritmo come il nostro avversario nella finale di coppa.
Anche Guardiola ,in questi anni,ha rivisitato questo schema di gioco... l'alto livello di preparazione atletica raggiunto dai calciatori in questi anni,accorcia ulteriormente il campo e permette partite di particolare intensità agonistica : come la vedete? Pensate che ci siano disegni tattici particolarmente efficaci a dispetto di altri ,avete la predilezione per un classico 4-4-2 o per un arrembante 4-3-3 o piuttosto per un 3-4-3 ?
IL WM : ritorno al futuro
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IL WM : ritorno al futuro
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
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agnorànti
fatevele spiegà le partite

Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
Il mitico modulo di orrico
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
non credo che i moduli riescano ad indicare davvero come gioca una squadra, non contano nulla.
Chi parla di calcio facendo spesso riferimento ai numeri, 442, 433, 532, 343 cerca di semplificare un po' troppo e rischia di confondere il calcio con il biliardino.
e' vero che il modulo sta ad indicare alcuni movimenti e posizioni, ma quello che differenzia davvero le squadre sono gli atteggiamenti, la predisposizione a cercare di far girare la palla, oppure a giocarla in verticale, a giocare prevalentemente alti, a preferire l'attesa, il salire o l'arretrare nelle fasi di "palla di nessuno", il non scalare nemmeno quando la palla agli avversari è scoperta, il provare ad uscire dal pressing degli attaccanti con il giro palla oppure preferire il lancione, il portare sempre una marea di gente davanti la linea della palla quando si attacca e portarne altrettanta dietro quando si difende.
durante una partita poi le indicazioni variano, e riguardano più che altro questi aspetti, molto più determinanti del modulo, che indica al massimo la disposizione in campo, ma non fornisce nessun elemento per capire davvero come gioca una squadra.
il WM, che tradotto in numeri vuol dire 3223, nasce in un periodo, gli anni 20/30, in cui appunto i giocatori erano molto più statici, ma deriva principalmente dalla necessità di portare un uomo in più nella linea dei difensori, visto che era cambiata la regola del fuorigioco (da 3 a 2) e le difese andavano in difficoltà.
lo inventò Chapman, con il suo Arsenal, negli stessi anni in cui cominciarono ad usare la divisa che conosciamo ora, ma è stato Meisl, con la sua Austria, a modificarlo e, per come la vedo io, a renderlo davvero unico e particolare, nel momento in cui comincia a stravolgerlo dicendo ai suoi di muoversi, anche in maniera apparentemente insignificante, dopo aver passato il pallone e prima di riceverlo.
Atalanta e Lazio in finale non hanno giocato bene, anzi, ma era una Finale, e nelle finali non si vede mai un bel calcio.
Chi parla di calcio facendo spesso riferimento ai numeri, 442, 433, 532, 343 cerca di semplificare un po' troppo e rischia di confondere il calcio con il biliardino.
e' vero che il modulo sta ad indicare alcuni movimenti e posizioni, ma quello che differenzia davvero le squadre sono gli atteggiamenti, la predisposizione a cercare di far girare la palla, oppure a giocarla in verticale, a giocare prevalentemente alti, a preferire l'attesa, il salire o l'arretrare nelle fasi di "palla di nessuno", il non scalare nemmeno quando la palla agli avversari è scoperta, il provare ad uscire dal pressing degli attaccanti con il giro palla oppure preferire il lancione, il portare sempre una marea di gente davanti la linea della palla quando si attacca e portarne altrettanta dietro quando si difende.
durante una partita poi le indicazioni variano, e riguardano più che altro questi aspetti, molto più determinanti del modulo, che indica al massimo la disposizione in campo, ma non fornisce nessun elemento per capire davvero come gioca una squadra.
il WM, che tradotto in numeri vuol dire 3223, nasce in un periodo, gli anni 20/30, in cui appunto i giocatori erano molto più statici, ma deriva principalmente dalla necessità di portare un uomo in più nella linea dei difensori, visto che era cambiata la regola del fuorigioco (da 3 a 2) e le difese andavano in difficoltà.
lo inventò Chapman, con il suo Arsenal, negli stessi anni in cui cominciarono ad usare la divisa che conosciamo ora, ma è stato Meisl, con la sua Austria, a modificarlo e, per come la vedo io, a renderlo davvero unico e particolare, nel momento in cui comincia a stravolgerlo dicendo ai suoi di muoversi, anche in maniera apparentemente insignificante, dopo aver passato il pallone e prima di riceverlo.
Atalanta e Lazio in finale non hanno giocato bene, anzi, ma era una Finale, e nelle finali non si vede mai un bel calcio.
Questa è la Lazio, ed e sempre un'altra cosa.
- g aguilera
- Località: T.O
Non sapevo dove postarla

tirannide anaffettiva anglo-italiana
Io sono nostalgico, a me manca il 442 con due terzini che fanno i terzini, un regista a centrocampo con vicino un mediano che ruba i palloni e glieli appoggia, due esterni che saltano l'uomo e crossano in mezzo, il centravanti forte di testa e la seconda punta veloce e tecnica. Negli ultimi dieci quindici anni c'è stata un'invasione di ali, alette, dribblomani, centravanti nani, dfensori centrali coi piedi da n.10 che non so boni a marcà nemmeno una sedia e via dicendo.
La farò troppo semplice io, sicuramente, ma per me, per giocare bene a calcio, bastano due esterni che crossano bene, un centrocampista che gli dia palla e un centravanti forte, oltre chiaramente a una buona difesa.
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La farò troppo semplice io, sicuramente, ma per me, per giocare bene a calcio, bastano due esterni che crossano bene, un centrocampista che gli dia palla e un centravanti forte, oltre chiaramente a una buona difesa.
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Il tempo ci darà la risposta.
Stock ha scritto: ↑22/05/2019, 9:58Io sono nostalgico, a me manca il 442 con due terzini che fanno i terzini, un regista a centrocampo con vicino un mediano che ruba i palloni e glieli appoggia, due esterni che saltano l'uomo e crossano in mezzo, il centravanti forte di testa e la seconda punta veloce e tecnica. Negli ultimi dieci quindici anni c'è stata un'invasione di ali, alette, dribblomani, centravanti nani, dfensori centrali coi piedi da n.10 che non so boni a marcà nemmeno una sedia e via dicendo.
La farò troppo semplice io, sicuramente, ma per me, per giocare bene a calcio, bastano due esterni che crossano bene, un centrocampista che gli dia palla e un centravanti forte, oltre chiaramente a una buona difesa.
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4-4-2 miglior modulo di sempre, ma con il calcio di oggi non ci vinci una sega (vedi il Napoli di Ancelotti).
- Oscar70
- Località: Umbria
Praticamente il Vianema,di quel geniaccio che fu "Gipo" Viani, creando così la figura del libero,termine che credo fu coniato da Gianni Brera.Daniele_1991 ha scritto: ↑22/05/2019, 21:22Stock ha scritto: ↑22/05/2019, 9:58Io sono nostalgico, a me manca il 442 con due terzini che fanno i terzini, un regista a centrocampo con vicino un mediano che ruba i palloni e glieli appoggia, due esterni che saltano l'uomo e crossano in mezzo, il centravanti forte di testa e la seconda punta veloce e tecnica. Negli ultimi dieci quindici anni c'è stata un'invasione di ali, alette, dribblomani, centravanti nani, dfensori centrali coi piedi da n.10 che non so boni a marcà nemmeno una sedia e via dicendo.
La farò troppo semplice io, sicuramente, ma per me, per giocare bene a calcio, bastano due esterni che crossano bene, un centrocampista che gli dia palla e un centravanti forte, oltre chiaramente a una buona difesa.
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4-4-2 miglior modulo di sempre, ma con il calcio di oggi non ci vinci una sega (vedi il Napoli di Ancelotti).
Nel dopoguerra a Salerno ebbe questa intuizione osservando i pescatori della zona.
Personaggio piu unico che raro,credo che il calcio italiano deve molto a questo signore.