Un fallimento annunciato...

Il calcio in generale in tutti i suoi aspetti
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killer
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Un fallimento annunciato...

25/03/2022, 2:19

Quando una squadra non mette mai con il suo gioco a suo agio un bomber che ha vinto la scarpa d'oro privilegiando la tattica al resto, quando le scelte degli uomini sono fatte a cazzo evitando di far giocare gente attualmente più in forma come Zaccagni e Zaniolo e,quando,infine convochi due giocatori senza nemmeno quasi farli giocare che di Italiano non hanno nulla anziché portare magari Romagnoli ed un giovane Italiano al posto loro allora meriti di uscire e di non fare il mondiale. Inutile adesso tornare a fare i soliti discorsi sui giovani quando abbiamo squadre Primavera farcite di stranieri e quando l'allenatore della Nazionale U21 ė costretto a convocare ragazzi dalla serie C questo ė il nostro calcio governato da un incapace assetato di potere e da un tecnico troppo occupato a specchiarsi per provare a mettere una pezza ed a mandare almeno al mondiale la nostra Nazionale:e non mi venite a ricordare l'Europeo lì ci avevano salvato due grandi difensori al canto del cigno ed un portiere in stato di grazia non il gioco... Rimedi? Uno sarebbe ad esempio seguire il consiglio del responsabile del settore Giovanile della Lazio Bianchessi ex Milan,ove ha tirato fuori qualche giocatore importante, bisogna che i nostri settori giovanili delle squadre prof. ricomincino a mettere nelle loro squadre in grande numero i giocatori Italiani:un altro sarebbe poi seguire il calcio Inglese che apre all'uso di stranieri solo che giocano con la propria Nazionale il resto deve essere di giocatori Italiani così magari non debbono essere costretti a scendere in serie C per giocare ed ognuno comincia a curare meglio il suo settore giovanile. Sono due idee magari errate e magari ce ne saranno altre anche migliori ma purtroppo non siamo un paese normale e civile ove dopo una figura di merda epocale come questa avrebbero dato tutti le dimissioni siamo in Italia ove la poltrona ed i soldi contano più di ogni cosa e questo mi rende molto pessimista su un esito positivo a breve termine...
SOLO I VILI ED I MEDIOCRI CONOSCONO LA SCONFITTA NOI SIAMO GRANDI E RISORGEREMO.
S.S. LAZIO 1900
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Terminator
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25/03/2022, 5:42

Il calcio italiano è incancrenito e le ripetute figure di merda collezionate dai nostri club in Europa ne sono la riprova.
Servirà un decennio di duro lavoro per provare quantomeno ad avvicinarsi ai livelli di un tempo, ammesso che ce ne sia voglia.
La lista dei colpevoli è lunga, a partire da chi (e soprattutto come) gestisce i club, passando per un sistema in cui ci vede tra i peggiori campionati d'Europa(e secondo me non solo) in quanti a giovani promesse lanciate.
Non ci credo che il talento ed il gene del calcio siano scomparsi in Italia, sicuramente i bambini non passano più tutto il tempo che passavano le generazioni precedenti a giocare a calcio (tra cortile, oratorio, calcetto ecc) ma non è ammissibile passare da Baggio, Del Piero, Vieri, Pirlo, Nesta, Maldini, Cannavaro, Inzaghi a (con tutto il rispetto) Berardi, Insigne, Florenzi, Mancini.
Saltare due volte consecutive l'appuntamento al mondiale è calcisticamente parlando di una gravità tale che sarebbero necessarie le dimissioni dell'intero organigramma della Figc stamane stessa.
Daniele_1991
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25/03/2022, 9:19

Il calcio italiano è lo specchio perfetto del paese.
Una merda.
stig
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25/03/2022, 9:52

due mondiali consecutivi persi sono una cosa vergognosa per la nazionale . eu na bruttissima immagine per il paese
campionati.dalla a alla legapro pieni de stranieri,primavera idem...
le due squadre che danno più italiani alla nazionale so lazio e roma,che a livello europeo fanno ride,le strisciate so piene di stranieri
la colpa n.1 è della stampa,che oggi criticherà ,per carità ,giustamente il ct e i giocaotri,ma so gli stessi che quando le strisciate vincono con gli stranieri fanno gli struzzi,stessa cosa i dirigenti di lega e figc
unica nota positiva che gennaio se parte con adidas
Takkar
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25/03/2022, 10:31

Premetto che non ho visto nessuna partita dell'Italia del girone di qualificazione e nemmeno ieri.

La spiegazione della crisi del nostro calcio è rappresentata proprio da quello che abbiamo in casa Lazio e può essere fatto un parallelismo:

anzichè attingere ad un bacino d'utenza come Roma, insegnare calcio ed allevare talenti e investire soldi (Cancellieri del Verona in goal domenica
è un altro ragazzo di Roma) si preferisce andare a pescare il giocatore X all'estero o il giocatore fatto per tentare il colpo e la speculazione economica.

Per carità ci può anche stare alle volte, ma se non ti dai una struttura di base il castello è destinato a crollare. Si veda come la Germania è risorta...

2 mondiali di fila out è grave grave.
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

"Ancora qua sta questo? Uomo senza un minimo di dignità" CIT
Dadus
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25/03/2022, 10:44

Per me il problema non sono il numero di stranieri perché se un italiano è forte gioca comunque.
Il problema sono i presidenti di squadre come Toro, Sassuolo ecc... Che per i loro giocatori italiani validi chiedono cifre spropositate e allora molte "big" , tipo noi, che fanno? Semplice: comprano dall'estero e a cifre più basse prendono talenti francesi, olandesi ecc... Il Milan ha talenti di ogni nazionalità tranne italiani ( esclusi quelli del loro vivaio).
Avete visto quando i presidenti di provincia non chiedono cifre esose(tipo Zaccagni) il giocatore viene qui e grazie ad un grande tecnico come Sarri migliora. Se Zaccagni fosse rimasto a Verona rimaneva un giocatore normale.... esattamente quello che è successo a Belotti e Berardi, gente buona che gioca' ancora in provincia perché il presidente chiede troppo e quindi quei giocatori non migliorano perché non giocheranno mai le coppe europee. Belotti si cagava sotto a Wembley.
A questo quesito c'è la risposta del perché noi compriamo sempre all'estero perché Lotito è una merda(e si sa) ma anche perché i presidenti provinciali pretendono troppo....chissà quanto ti chiedono per un cambiaso o Bellanova.....
Voi andate a vedere i prezzi del mercato interno tedesco: sono super economici. I talenti giovani della ligue 1 costano poco.
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Fabietto1967
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25/03/2022, 13:03

Sullo stato del movimento calcio in Italia sono d'accordo con quanto già detto.
Se non obblighi le squadre di serie A ad avere una Primavera dove gli stranieri possono essere al massimo 3 o 4 in pochi anni tagli le radici del tuo movimento e la Nazionale ne risente di conseguenza.

Nel merito della Nazionale di Mancini penso che l'Europeo sia stata un'alchimia particolare con un gioco comunque abbastanza latitante ma la forza del complesso e di alcuni singoli è stata superiore alle difficoltà e avversari.
In generale è una squadra che ha espresso un gioco inconcludente, senza finalizzazione a favore dell'unica punta a disposizione, con la ricerca continua del tiro dell'esterno a rientrare.
Due Mondiali consecutivi a casa è molto grave (anche se bisogna dire che in Qatar a fine novembre-metà dicembre è un periodo del piffero).
Le gare sono la mia vita. Prima o dopo le gare c'è solo attesa (Steve McQueen)
Ama il tuo sogno se pur ti tormenta (G. D'Annunzio)
Dino
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25/03/2022, 13:57

È la peggiore disfatta nella storia della nazionale italiana, almeno la Svezia era presentabile e il buon Ventura aveva perso la testa del girone in favore di una Spagna comunque molto più forte di noi.
Paradossalmente è meglio che l'Italia abbia perso con la Macedonia e non col Portogallo, perdere con quest'ultimo avrebbe dato alibi. Ma tanto mi sembra di risentire le chiacchiere vuote di cinque anni fa.
Contea
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25/03/2022, 14:28

Dino ha scritto:
25/03/2022, 13:57
È la peggiore disfatta nella storia della nazionale italiana, almeno la Svezia era presentabile e il buon Ventura aveva perso la testa del girone in favore di una Spagna comunque molto più forte di noi.
Paradossalmente è meglio che l'Italia abbia perso con la Macedonia e non col Portogallo, perdere con quest'ultimo avrebbe dato alibi. Ma tanto mi sembra di risentire le chiacchiere vuote di cinque anni fa.
Si potrebbero ritirare fuori gli articoli del dopo Italia-Svezia. Stesse dichiarazioni fatte dagli stessi rappresentati istituzionali "adesso si cambia, rivoluzione, giovani...etc" . Insomma una marea di stronzate.

Come per la Lazio: I deficit e gli errori sono evidenti. Cambiare in meglio é facile...se lo si vuole peró.
Domenico1900
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25/03/2022, 16:19

Contea ha scritto:
25/03/2022, 14:28
Dino ha scritto:
25/03/2022, 13:57
È la peggiore disfatta nella storia della nazionale italiana, almeno la Svezia era presentabile e il buon Ventura aveva perso la testa del girone in favore di una Spagna comunque molto più forte di noi.
Paradossalmente è meglio che l'Italia abbia perso con la Macedonia e non col Portogallo, perdere con quest'ultimo avrebbe dato alibi. Ma tanto mi sembra di risentire le chiacchiere vuote di cinque anni fa.
Si potrebbero ritirare fuori gli articoli del dopo Italia-Svezia. Stesse dichiarazioni fatte dagli stessi rappresentati istituzionali "adesso si cambia, rivoluzione, giovani...etc" . Insomma una marea di stronzate.

Come per la Lazio: I deficit e gli errori sono evidenti. Cambiare in meglio é facile...se lo si vuole peró.
Il fatto è che della nazionale non frega un cazzo a nessuno, noi compresi, quando c'è la sosta è na rottura de coglioni.
A livello di lega è visto come un impiccio, alle squadre gli portano via i giocatori col rischio pure di ridarglieli rotti.
Certo i discorsi da fare sono anche tanti altri, ma se pensiamo che non hanno nemmeno rinviato la giornata del 20 marzo per agevolare la preparazione del playoff, ciò fa capire quanto freghi alla lega della nazionale.
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aquila67
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25/03/2022, 20:57

Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.
E il discorso è lungo , come sarebbe lungo il percorso che andrebbe fatto per rimettere le cose a posto. Lungo , largo e tortuoso.

In una società dove non esiste più il cortile o l'oratorio, dove i ragazzini non possono ( non vogliono) più giocare a pallone in piazza , le scuole calcio dovrebbero rivestire un ruolo centrale nella formazione, sportiva e culturale, dei giovani.
Non conosco i numeri a livello nazionale, ma dalle mie parti ogni anno gli iscritti sono in numero sostanzioso. Significa che il calcio ha ancora il suo appeal , che sia per i sogni di gloria oppure per la bellezza intrinseca del gioco stesso.
I problemi iniziano subito dopo: istruttori non adeguati , magari professori di educazione fisica con la laurea in architettura, genitori prezzemolo che spingono per i propri figli riversando su di loro le loro speranze giovanili frustrate, dirigenti che devono principalmente far quadrare il bilancio perché pur sempre di aziende private si tratta.
Fino agli 8 / 9, anche 10 anni si tratta di un movimento di base che meriterebbe di essere curato molto meglio , ma che non crea grossi danni : il bambino va e si diverte altrimenti cambia sport .
Si fa più dura già con l'ingresso alle scuole medie. Dagli 11 ai 13 anni i ragazzini iniziano a crescere e devono essere seguiti meglio : a livello fisico, a livello di comportamento, educativo quindi, a livello di impegno e di soddisfazioni che ne derivano.
Come nelle nostre scuole medie, anche nelle scuole calcio si trovano raramente personaggi che credono in quello che fanno. Troppi sono i "professori di educazione fisica laureati in archeologia" ,. Nella mia esperienza di genitore (e appassionato del gioco del calcio) a fronte di due tecnici che per passione sapevano quello che andava fatto e si tenevano aggiornati, ho incontrato duecento personaggi che allenavano i ragazzi perché avevano tempo per farlo e gli piaceva farlo , non perché avevano studiato per farlo né avevano volontà di aggiornarsi . Per inciso, quei due che si aggiornavano sono pure durati poco tempo.
Finite le medie , per i ragazzi che hanno voglia di continuare a fare calcio si fa veramente dura. Ci si mettono anche i professori a mettere deliberatamente i bastoni tra le ruote .
Qui manca un qualsiasi collegamento tra le società di calcio giovanile e la Scuola. Esiste proprio un muro contro muro, quando invece un dialogo avrebbe effetti benefici su entrambe le parti. Sono tantissimi i ragazzi che non riescono ad allenarsi con continuità e che lasciano perdere lo sport perché è di intralcio al percorso didattico. Ma questo non fa bene al ragazzo, non fa bene al calcio, non fa bene neanche alla Scuola.

Intorno ai 16 anni il ragazzo passa a quei campionati tipo Allievi, Juniores e poi Primavera. E qui subentra poi il dio denaro: inizia a giocare chi ha lo sponsor, chi ha magari pagato un procuratore, un "talent scout" , chi viene mandato in prova da squadre di fascia più alta .....................

.................E poi tutto si ferma!
Perché? Perchè le squadre dove potresti giocare sono piene di ragazzi stranieri ingaggiati per due lire bucate che DEVONO giocare per fare minutaggio e poi essere impacchettati . Sono ragazzi che garantiscono comunque una entrata non indifferente per le società di serie inferiori se non addirittura entrate dirette nelle tasche dei direttori sportivi, dei presidenti e anche degli allenatori se li mettono in campo!

E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
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25/03/2022, 22:46

Quoto soprattutto il discorso sulle scuole, e lo allargo anche agli altri sport che deve essere anche peggio. In generale da noi non esiste la concezione che lo sport (ma anche la musica o lo spettacolo) possa essere una vera e propria carriera lavorativa. Non ci si punta.
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26/03/2022, 10:24

aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.
E il discorso è lungo , come sarebbe lungo il percorso che andrebbe fatto per rimettere le cose a posto. Lungo , largo e tortuoso.

In una società dove non esiste più il cortile o l'oratorio, dove i ragazzini non possono ( non vogliono) più giocare a pallone in piazza , le scuole calcio dovrebbero rivestire un ruolo centrale nella formazione, sportiva e culturale, dei giovani.
Non conosco i numeri a livello nazionale, ma dalle mie parti ogni anno gli iscritti sono in numero sostanzioso. Significa che il calcio ha ancora il suo appeal , che sia per i sogni di gloria oppure per la bellezza intrinseca del gioco stesso.
I problemi iniziano subito dopo: istruttori non adeguati , magari professori di educazione fisica con la laurea in architettura, genitori prezzemolo che spingono per i propri figli riversando su di loro le loro speranze giovanili frustrate, dirigenti che devono principalmente far quadrare il bilancio perché pur sempre di aziende private si tratta.
Fino agli 8 / 9, anche 10 anni si tratta di un movimento di base che meriterebbe di essere curato molto meglio , ma che non crea grossi danni : il bambino va e si diverte altrimenti cambia sport .
Si fa più dura già con l'ingresso alle scuole medie. Dagli 11 ai 13 anni i ragazzini iniziano a crescere e devono essere seguiti meglio : a livello fisico, a livello di comportamento, educativo quindi, a livello di impegno e di soddisfazioni che ne derivano.
Come nelle nostre scuole medie, anche nelle scuole calcio si trovano raramente personaggi che credono in quello che fanno. Troppi sono i "professori di educazione fisica laureati in archeologia" ,. Nella mia esperienza di genitore (e appassionato del gioco del calcio) a fronte di due tecnici che per passione sapevano quello che andava fatto e si tenevano aggiornati, ho incontrato duecento personaggi che allenavano i ragazzi perché avevano tempo per farlo e gli piaceva farlo , non perché avevano studiato per farlo né avevano volontà di aggiornarsi . Per inciso, quei due che si aggiornavano sono pure durati poco tempo.
Finite le medie , per i ragazzi che hanno voglia di continuare a fare calcio si fa veramente dura. Ci si mettono anche i professori a mettere deliberatamente i bastoni tra le ruote .
Qui manca un qualsiasi collegamento tra le società di calcio giovanile e la Scuola. Esiste proprio un muro contro muro, quando invece un dialogo avrebbe effetti benefici su entrambe le parti. Sono tantissimi i ragazzi che non riescono ad allenarsi con continuità e che lasciano perdere lo sport perché è di intralcio al percorso didattico. Ma questo non fa bene al ragazzo, non fa bene al calcio, non fa bene neanche alla Scuola.

Intorno ai 16 anni il ragazzo passa a quei campionati tipo Allievi, Juniores e poi Primavera. E qui subentra poi il dio denaro: inizia a giocare chi ha lo sponsor, chi ha magari pagato un procuratore, un "talent scout" , chi viene mandato in prova da squadre di fascia più alta .....................

.................E poi tutto si ferma!
Perché? Perchè le squadre dove potresti giocare sono piene di ragazzi stranieri ingaggiati per due lire bucate che DEVONO giocare per fare minutaggio e poi essere impacchettati . Sono ragazzi che garantiscono comunque una entrata non indifferente per le società di serie inferiori se non addirittura entrate dirette nelle tasche dei direttori sportivi, dei presidenti e anche degli allenatori se li mettono in campo!

E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
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aquila67
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26/03/2022, 11:05

Stock ha scritto:
25/03/2022, 22:46
Quoto soprattutto il discorso sulle scuole, e lo allargo anche agli altri sport che deve essere anche peggio. In generale da noi non esiste la concezione che lo sport (ma anche la musica o lo spettacolo) possa essere una vera e propria carriera lavorativa. Non ci si punta.
Esatto.
Un maestro di musica è visto quasi come un fallito!
Le scuole di danza poco più che bordelli di alta classe
Per non parlare delle palestre, luoghi di spaccio di droghe alternative e non.
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aquila67
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26/03/2022, 11:09

Contea ha scritto:
26/03/2022, 10:24
aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.
E il discorso è lungo , come sarebbe lungo il percorso che andrebbe fatto per rimettere le cose a posto. Lungo , largo e tortuoso.

In una società dove non esiste più il cortile o l'oratorio, dove i ragazzini non possono ( non vogliono) più giocare a pallone in piazza , le scuole calcio dovrebbero rivestire un ruolo centrale nella formazione, sportiva e culturale, dei giovani.
Non conosco i numeri a livello nazionale, ma dalle mie parti ogni anno gli iscritti sono in numero sostanzioso. Significa che il calcio ha ancora il suo appeal , che sia per i sogni di gloria oppure per la bellezza intrinseca del gioco stesso.
I problemi iniziano subito dopo: istruttori non adeguati , magari professori di educazione fisica con la laurea in architettura, genitori prezzemolo che spingono per i propri figli riversando su di loro le loro speranze giovanili frustrate, dirigenti che devono principalmente far quadrare il bilancio perché pur sempre di aziende private si tratta.
Fino agli 8 / 9, anche 10 anni si tratta di un movimento di base che meriterebbe di essere curato molto meglio , ma che non crea grossi danni : il bambino va e si diverte altrimenti cambia sport .
Si fa più dura già con l'ingresso alle scuole medie. Dagli 11 ai 13 anni i ragazzini iniziano a crescere e devono essere seguiti meglio : a livello fisico, a livello di comportamento, educativo quindi, a livello di impegno e di soddisfazioni che ne derivano.
Come nelle nostre scuole medie, anche nelle scuole calcio si trovano raramente personaggi che credono in quello che fanno. Troppi sono i "professori di educazione fisica laureati in archeologia" ,. Nella mia esperienza di genitore (e appassionato del gioco del calcio) a fronte di due tecnici che per passione sapevano quello che andava fatto e si tenevano aggiornati, ho incontrato duecento personaggi che allenavano i ragazzi perché avevano tempo per farlo e gli piaceva farlo , non perché avevano studiato per farlo né avevano volontà di aggiornarsi . Per inciso, quei due che si aggiornavano sono pure durati poco tempo.
Finite le medie , per i ragazzi che hanno voglia di continuare a fare calcio si fa veramente dura. Ci si mettono anche i professori a mettere deliberatamente i bastoni tra le ruote .
Qui manca un qualsiasi collegamento tra le società di calcio giovanile e la Scuola. Esiste proprio un muro contro muro, quando invece un dialogo avrebbe effetti benefici su entrambe le parti. Sono tantissimi i ragazzi che non riescono ad allenarsi con continuità e che lasciano perdere lo sport perché è di intralcio al percorso didattico. Ma questo non fa bene al ragazzo, non fa bene al calcio, non fa bene neanche alla Scuola.

Intorno ai 16 anni il ragazzo passa a quei campionati tipo Allievi, Juniores e poi Primavera. E qui subentra poi il dio denaro: inizia a giocare chi ha lo sponsor, chi ha magari pagato un procuratore, un "talent scout" , chi viene mandato in prova da squadre di fascia più alta .....................

.................E poi tutto si ferma!
Perché? Perchè le squadre dove potresti giocare sono piene di ragazzi stranieri ingaggiati per due lire bucate che DEVONO giocare per fare minutaggio e poi essere impacchettati . Sono ragazzi che garantiscono comunque una entrata non indifferente per le società di serie inferiori se non addirittura entrate dirette nelle tasche dei direttori sportivi, dei presidenti e anche degli allenatori se li mettono in campo!

E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
Nessuno lo nega!
A nessuno però conviene.

E attenzione, se si tratta di mantenere un comodo e fruttuoso status quo , ci mettono poco a farti fuori : basta inventarsi uno scandalo!
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26/03/2022, 15:28

aquila67 ha scritto:
26/03/2022, 11:09
Contea ha scritto:
26/03/2022, 10:24
aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.
E il discorso è lungo , come sarebbe lungo il percorso che andrebbe fatto per rimettere le cose a posto. Lungo , largo e tortuoso.

In una società dove non esiste più il cortile o l'oratorio, dove i ragazzini non possono ( non vogliono) più giocare a pallone in piazza , le scuole calcio dovrebbero rivestire un ruolo centrale nella formazione, sportiva e culturale, dei giovani.
Non conosco i numeri a livello nazionale, ma dalle mie parti ogni anno gli iscritti sono in numero sostanzioso. Significa che il calcio ha ancora il suo appeal , che sia per i sogni di gloria oppure per la bellezza intrinseca del gioco stesso.
I problemi iniziano subito dopo: istruttori non adeguati , magari professori di educazione fisica con la laurea in architettura, genitori prezzemolo che spingono per i propri figli riversando su di loro le loro speranze giovanili frustrate, dirigenti che devono principalmente far quadrare il bilancio perché pur sempre di aziende private si tratta.
Fino agli 8 / 9, anche 10 anni si tratta di un movimento di base che meriterebbe di essere curato molto meglio , ma che non crea grossi danni : il bambino va e si diverte altrimenti cambia sport .
Si fa più dura già con l'ingresso alle scuole medie. Dagli 11 ai 13 anni i ragazzini iniziano a crescere e devono essere seguiti meglio : a livello fisico, a livello di comportamento, educativo quindi, a livello di impegno e di soddisfazioni che ne derivano.
Come nelle nostre scuole medie, anche nelle scuole calcio si trovano raramente personaggi che credono in quello che fanno. Troppi sono i "professori di educazione fisica laureati in archeologia" ,. Nella mia esperienza di genitore (e appassionato del gioco del calcio) a fronte di due tecnici che per passione sapevano quello che andava fatto e si tenevano aggiornati, ho incontrato duecento personaggi che allenavano i ragazzi perché avevano tempo per farlo e gli piaceva farlo , non perché avevano studiato per farlo né avevano volontà di aggiornarsi . Per inciso, quei due che si aggiornavano sono pure durati poco tempo.
Finite le medie , per i ragazzi che hanno voglia di continuare a fare calcio si fa veramente dura. Ci si mettono anche i professori a mettere deliberatamente i bastoni tra le ruote .
Qui manca un qualsiasi collegamento tra le società di calcio giovanile e la Scuola. Esiste proprio un muro contro muro, quando invece un dialogo avrebbe effetti benefici su entrambe le parti. Sono tantissimi i ragazzi che non riescono ad allenarsi con continuità e che lasciano perdere lo sport perché è di intralcio al percorso didattico. Ma questo non fa bene al ragazzo, non fa bene al calcio, non fa bene neanche alla Scuola.

Intorno ai 16 anni il ragazzo passa a quei campionati tipo Allievi, Juniores e poi Primavera. E qui subentra poi il dio denaro: inizia a giocare chi ha lo sponsor, chi ha magari pagato un procuratore, un "talent scout" , chi viene mandato in prova da squadre di fascia più alta .....................

.................E poi tutto si ferma!
Perché? Perchè le squadre dove potresti giocare sono piene di ragazzi stranieri ingaggiati per due lire bucate che DEVONO giocare per fare minutaggio e poi essere impacchettati . Sono ragazzi che garantiscono comunque una entrata non indifferente per le società di serie inferiori se non addirittura entrate dirette nelle tasche dei direttori sportivi, dei presidenti e anche degli allenatori se li mettono in campo!

E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
Nessuno lo nega!
A nessuno però conviene.

E attenzione, se si tratta di mantenere un comodo e fruttuoso status quo , ci mettono poco a farti fuori : basta inventarsi uno scandalo!
E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
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aquila67
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26/03/2022, 19:02

Contea ha scritto:
26/03/2022, 15:28
aquila67 ha scritto:
26/03/2022, 11:09
Contea ha scritto:
26/03/2022, 10:24
aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.


E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
Nessuno lo nega!
A nessuno però conviene.
......................................................................... OMISSIS, CHI VUOLE VEDA SOPRA!!! :mrgreen: )
E attenzione, se si tratta di mantenere un comodo e fruttuoso status quo , ci mettono poco a farti fuori : basta inventarsi uno scandalo!
E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
CONTEA, evidentemente il pianeta LAZIO è solo una piccola parte di un sistema in auge in tutta ITALIA. LOTARE O TARITO possono guidare una squadra di serie A ( per ora) proprio perché il sistema calcio , l'universo sport italiano direi, glielo permette in quanto pieno zeppo di personaggi del genere. Zamparini o Preziosi ne sono altri esempi lampanti, Cellino pure un bel furbetto. E magari anche con capacità imprenditoriali maggiori del nostro. Ci vogliamo dimenticare del Viperetta? Che se possibile è pure peggio di Lotito.

Ho messo tra parentesi "per ora" , ma occhio a quello che sta accadendo . Quante squadre vengono acquisite da fondi di investimento stranieri ?
E questi fondi non vengono mica messi in mano a 'sti personaggi da avanspettacolo!
Lotito , come già Zamparini, Preziosi, Cellino e il Viperetta, presto sparirà dalla scena della Serie A.
Speriamo solo che non si porti appresso la LAZIO tutta.

E comunque andiamo fuori topic, LOTARE è uno dei segnali del fallimento di un sistema, non il colpevole . Occupa un posto per il quale è inadeguato non avendo le giuste competenze e potenzialità. sta li perché il sistema, " per ora" glielo permette.
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26/03/2022, 22:46

aquila67 ha scritto:
26/03/2022, 19:02
Contea ha scritto:
26/03/2022, 15:28
aquila67 ha scritto:
26/03/2022, 11:09
Contea ha scritto:
26/03/2022, 10:24
aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
Il calcio in Italia è alla frutta, anzi forse già a caffè e amaro.


E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

OPS!
Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
Nessuno lo nega!
A nessuno però conviene.
......................................................................... OMISSIS, CHI VUOLE VEDA SOPRA!!! :mrgreen: )
E attenzione, se si tratta di mantenere un comodo e fruttuoso status quo , ci mettono poco a farti fuori : basta inventarsi uno scandalo!
E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
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E comunque andiamo fuori topic, LOTARE è uno dei segnali del fallimento di un sistema, non il colpevole . Occupa un posto per il quale è inadeguato non avendo le giuste competenze e potenzialità. sta li perché il sistema, " per ora" glielo permette.
Ricordo un'intervista di Cragnotti in cui affermava che era/è il sistema a decidere quando tu puoi entrare a far parte del calcio ed è lo stesso sistema a decidere quando tu debba uscire di scena.
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27/03/2022, 8:56

Contea ha scritto:
26/03/2022, 15:28


E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
Secondo me è una bella combo di entrambe le cose. Da un lato sono totalmente incapaci e lo dimostrano a più riprese, basti pensare al fatto che dopo 18 anni di gestione al risparmio stiamo ancora rischiando di non poterci iscrivere al campionato per via dell'indice di liquidità, oppure al fatto che stiamo quasi a 15 anni di gestione tecnica di tare e stiamo discutendo degli stessi problemi di 10 anni fa, rosa incompleta, piena zeppa di chiodi invendibili, competizione europea da abbandonare perché non hai la squadra adatta ecc. ecc.
Dall'altro io penso sempre che a lotito vada benissimo così. Lui non ha il minimo interesse a vincere, a costruire una Lazio competitiva, ad essere un modello vincente. Per lui la Lazio è un mezzo per stare ai piani che contano nel sistema calcio. Anzi, se stiamo lì ma non diamo fastidio alle squadre veramente importanti, tanto meglio, meno dai fastidio più tempo ti concedono di stare a quei tavoli. Se, per caso, inizi a togliere scudetti (o peggio ancora, i soldi della champions) alle tre strisciate, fai la fine di cragnotti e sensi.
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aquila67
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27/03/2022, 10:35

Terminator ha scritto:
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aquila67 ha scritto:
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aquila67 ha scritto:
25/03/2022, 20:57
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E' più facile e più redditizio ingaggiare una quindicina di giovani stranieri , piuttosto che crescere la stessa quindicina di ragazzi provenienti dalla scuola calcio .

Poi però capita che per due volte di fila la Nazionale non si qualifica ai Mondiali .

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Sicuramente tutto vero.
Ció non implica automaticamente che tutto sia destinato ad un fallimento sportivo e che una realtá come la Lazio ( con gli introiti che ha la Lazio) non possa decidere di diventare una bellissima eccezione/eccellenza. Cioé, il discorso della scarsa organizzazione federale o delle difficoltá sociali vale fino ad un certo punto. Nessuno nega alla Lazio ( o a qualsiasi altra squadra di A/B/C) di puntare sul settore giovanile ecc. o di fare le cose "come si deve".
Nessuno lo nega!
A nessuno però conviene.
......................................................................... OMISSIS, CHI VUOLE VEDA SOPRA!!! :mrgreen: )
E attenzione, se si tratta di mantenere un comodo e fruttuoso status quo , ci mettono poco a farti fuori : basta inventarsi uno scandalo!
E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
.

E comunque andiamo fuori topic, LOTARE è uno dei segnali del fallimento di un sistema, non il colpevole . Occupa un posto per il quale è inadeguato non avendo le giuste competenze e potenzialità. sta li perché il sistema, " per ora" glielo permette.
Ricordo un'intervista di Cragnotti in cui affermava che era/è il sistema a decidere quando tu puoi entrare a far parte del calcio ed è lo stesso sistema a decidere quando tu debba uscire di scena.
Mo si incazza Killer!
Questo è il topic del fallimento del movimento calcistico italiano.
Spostiamoci con questa discussione sul topic " E adesso che farà Lotito " che mi sembra più adatto.
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aquila67
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27/03/2022, 10:42

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Contea ha scritto:
26/03/2022, 15:28


E qui non sono d´accordo. Secondo me il "a nessuno conviene" oppure , il lazialissimo "ma secondo te, se a Tare/Lotito converrebbe, perché non lo fanno?..." é solo una scusa per coprire palesissimi limiti manageriali. Traduco: Secondo me non é che non conviene farlo, é che proprio non sono in grado. Lotito da capo di qualche azienda di pulizia cosa ne capisce di come gestire una societá di calcio? E l´ex calciatore Tare divenuto subito DS che conoscenze portava? E che conoscenze porta nella gestione di un settore giovanile? E la comunicazione: 10 anni fa su questo forum ci si incazzava per il sito della Lazio. Ora i giocatori nuovi non vengono presentati, le conferenze stampa di Sarri non le danno in diretta su youtube ecc. ecc. ..cioé...non é che si puó dibattere sul fatto se la Lazio sia all´avanguardia o meno, o se preferisce perseguire una strategia piú moderata nella comunicazione. Fanno semplicemente cacare e non sono in grado.

Il fatto é che non tutti hanno la serietá e le capacitá (manageriali, finanziarie ecc.) di prendere decisioni, di accompagnare/sostenere un processo di crescita dell ´azienda e definire strategie e di perseguirle nel tempo. Di nuovo: non é che non gli conviene. NON SONO IN GRADO.
Secondo me è una bella combo di entrambe le cose. Da un lato sono totalmente incapaci e lo dimostrano a più riprese, basti pensare al fatto che dopo 18 anni di gestione al risparmio stiamo ancora rischiando di non poterci iscrivere al campionato per via dell'indice di liquidità, oppure al fatto che stiamo quasi a 15 anni di gestione tecnica di tare e stiamo discutendo degli stessi problemi di 10 anni fa, rosa incompleta, piena zeppa di chiodi invendibili, competizione europea da abbandonare perché non hai la squadra adatta ecc. ecc.
Dall'altro io penso sempre che a lotito vada benissimo così. Lui non ha il minimo interesse a vincere, a costruire una Lazio competitiva, ad essere un modello vincente. Per lui la Lazio è un mezzo per stare ai piani che contano nel sistema calcio. Anzi, se stiamo lì ma non diamo fastidio alle squadre veramente importanti, tanto meglio, meno dai fastidio più tempo ti concedono di stare a quei tavoli. Se, per caso, inizi a togliere scudetti (o peggio ancora, i soldi della champions) alle tre strisciate, fai la fine di cragnotti e sensi.
Idem con patate! :mrgreen:
Continuiamo su "E adesso che farà Lotito" ?
Se vi va .
Dino
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03/06/2022, 11:31

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03/06/2022, 12:59

È colpa di Immobile
UNDICI VAVRO
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No ai ciccicaputi
Kikkus
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03/06/2022, 15:26

Dino ha scritto:
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Godo
"A zinna de vacca"
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mimmo
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04/06/2022, 1:14

calcolando il girone di nation league in cui siamo capitati si prospettano altre belle figure de merda.

il nostro europeo credo alla fine sia stato più sculato di quelli vinti da grecia e danimarca.
Kikkus
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12/06/2022, 18:33

ieri sera metto la rai a fine partita e vedo l'intervista a un perfetto sconosciuto, non sapendo il risultato

scopro durante l'intervista essere un tale gatti, che non sapevo manco giocasse a calcio e credo che non lo sappia manco lui

in questa intervista vedo grandi sorrisi, complimenti e lui che dice "non abbiamo preso gol", al che penso, vuoi vedere che sto sculato di mancini ha pure vinto in casa dell'Inghilterra...

e me ne vado a dormì, senza andare a vedere il risultato, perché non me ne può fregare di meno.

stamattina leggendo le notizie...leggo 0-0

stanno ai livelli dell'Italia del rugby, in cui si accontentano di aver fatto una meta e aver perso 100 a 3

:101

pori stronzi

Godo come una zoccola, per tutto quello che hanno detto a CIRO IMMOBILE :104
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mimmo
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12/06/2022, 20:08

la cosa bella è che fanno finta di non sapere che stiamo facendo da sparring partner per le squadre che andranno al mondiale, giocando una competizione che per le nazionali ha lo stesso valore della conference league.
aquila nel cuore
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14/06/2022, 22:22

Ma perché Mancini non se ne va a fa' gli esperimenti a casa sua, in quel delle Marche?

Vai a giocarti il primo posto dell'unica competizione che ti resta, ovvero la Nations League, contro la Germania con Gnonto (l'unico che salvo), Scalvini, Caprari, Di Marco, Calabria, contro Muller, Gundogan, Verner, Sanè, Neuer, Rudiger, ma che te aspetti?

Poi mettice il commento de' Remedio e Adani e te spari.

Limortacci della Lega e de chi la comanna.

Aridatece Bearzot!
Ultima modifica di aquila nel cuore il 14/06/2022, 22:29, modificato 2 volte in totale.
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Alessandro_1998
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14/06/2022, 22:22

Era evidentemente colpa di Immobile e Jorginho. Una massa di ritardati che ha preteso di vedere in campo i bambini del 2003 e gente tipo Caprari e Scamacca, mentre si continuava a leccare il culo al Mancio. Le pippe fatte a Gatti e Gnonto. Che figura de merda.
Spiaze.
Kikkus
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14/06/2022, 22:57

Godo

Piano piano torna tutto nella normalità

Tempo al tempo

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14/06/2022, 23:09

Ma chi se la incula la nazionale.
Mi interesserebbe di più Carrarese - Poggibonsi
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No ai ciccicaputi
Daniele_1991
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14/06/2022, 23:16

Sborro.
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mimmo
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15/06/2022, 8:36

eh ma il nuovo corso dei gggiovani.
senza immobile è tutta un'altra camminata.
stig
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15/06/2022, 16:28

ma che roba è questo torneo? !a che serve?non ho visto nemmeno na partita...
comunque (ho letto) , 3 squadre diverse in 3 partite,200 giocatori buttati dentro a caso, mancini ha perso completamente la bussola...
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panacea76
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15/06/2022, 22:52

Un qualsiasi professionista, dopo una così miserabile esclusione dal mondiale, si sarebbe dimesso.
La mancata qualificazione è figlia di un progetto tecnico che si è chiuso in se stesso e non ha cercato di evolversi e/o adattarsi al materiale umano a disposizione.
Ora si sta facendo l'opposto.
Invece di ripartire da quello che di buono c'era, è stata tirata una riga e si ricomincia tutto da capo.
I giovani vanno inseriti in un contesto con determinati punti fermi, non mandati al macello.
Mi auguro che qualcuno rinsavisca e pensioni il CT.
aquila nel cuore
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19/07/2022, 0:05

Bravi/e tutti/e.

Il movimento del calcio Nazionale...
Quello delle serie maggiori in cui si preferisce dare fiducia a perfetti sconosciuti di campionati stranieri piuttosto che coltivare i ragazzi dei vivai.

Non qualificati ai Mondiali per la seconda volta consecutiva, non qualificate (le donne) ai quarti di finale degli Europei femminili.

In altri tempi i vertici dirigenziali si sarebbero già dimessi. Tutti.

I miracoli accadono raramente e noi ne abbiamo già avuti due: l'ultimo mondiale femminile in cui la nazionale è andata ben oltre le più rosee aspettative e gli europei maschili in cui abbiamo addirittura vinto.

Un po' di sana umiltà. Nient'altro.

Detto questo stica: c'è la Lazio...
Takkar
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19/09/2022, 16:18

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"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

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aquila67
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19/09/2022, 16:21

Takkar ha scritto:
19/09/2022, 15:43
aquila67 ha scritto:
19/09/2022, 15:24
Boicottaggio è un concetto estremo. Chiaro non sia così, Takkar.
L'arsenal è in Inghilterra.
Anche in Francia e in Germania per non parlare dell'Olanda , in Spagna si lascia più spazio al giovane fatto in casa.
Però in Italia quanti giovani di 15 anni hai visto debuttare?
Ora 15 è una esagerazione, ma se sapessi quanti ragazzi di 15 -16 anni ho visto trattare la palla come Romero ........
Poi conta anche la testa , certamente !
Un Romero che a 16 anni si trasferisce in Italia da Sudamerica , si allena con la squadra e poi a casa ... si allena da solo. Cosa vuoi che faccia ? Studiare? Uscire con gli amici o la fidanzatina?
I ragazzi italiani oltre ad allenarsi fanno anche altro. Talvolta fanno grossi sacrifici per dar retta sia alla scuola che agli allenamenti . Poi magari il Sabato la partita del campionato giovanile, la domenica vieni convocato e la passi in tribuna o se ti va bene in panchina . E se c'è la possibilità di subentrare , tra un giovane cresciuto nel vivaio e un ragazzo portato da un procuratore, chi credi che entra ? Quello tra i due più forte o quello tra i due che garantisce migliori rapporti sul mercato?
Si infatti....siamo OT :)

comunque la domanda da farsi è: quanti giovani italiani in questo caso a 15 anni sono pronti per giocare in A?
Dato che non faccio il talent scout non so rispondere, ma mi domando a chi conviene che un proprio giovane, quindi un gioello grezzo, non venga portato al grande palcoscenico con tutto ciò che ne consegue (rientro economico etc etc) ?
Perchè anni fa uscivano fuori talenti straordinari ed ora non più?
Secondo me è dovuto principalmente al fatto che il bacino d'utenza è differente (notevolmente differente) poi ci saranno anche altre storie dietro ma credo che questa sia la ragione principale. E' scontato che se ho 400 pischelli contro 1000 il risultato non può essere uguale..
Ho spostato qui le tue domande
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19/09/2022, 17:06

A 15 anni?
Devi essere dotato di un fisico particolare:
Era pronto Donnarumma , ma è una eccezione.

Allargherei il discorso però a tutte le prime squadre, non solo alla Serie A , altrimenti restringiamo troppo il campo.

Saresti pronto a 15 anni per fare parte della rosa di prima squadra , per affacciarti ai campionati in cui si fa calcio sul serio e non per puro diletto.


"a chi conviene che un proprio giovane, quindi un gioello grezzo, non venga portato al grande palcoscenico con tutto ciò che ne consegue"

Leggi di mercato, rapporti con i procuratori se non veri e propri "sponsor" .
Se un giovane viene portato da uno sponsor , questo versa per ogni presenza un "gettone" .
Spesso è previsto un " rimborso spesa" dalla società per chi scende in campo , anche tra i dilettanti : non è previsto per chi è tesserato fin dalle giovanili (è già visto come premio la semplice convocazione). Ma il rimborso spesa non rimane tutto nelle tasche del giovane . Se capisci quello che dico, capisci anche cosa conviene e a chi conviene. Dirigenti e allenatori oggi ci sono , domani chissà!

Perchè anni fa uscivano fuori talenti straordinari ed ora non più?

Il talento non basta! Devi allenarlo e devi avere tanta e tanta passione.
Oggi i giovani non riconoscono la necessità di fare sacrifici per avere un po' di soldi in tasca , figuriamoci quanto possono essere predisposti al sacrificio per disputare una partita di pallone in Promozione o Eccellenza ( perché poi ci vuole anche tanto culo per far parte di una società di Serie A o B) . Non è meglio uscire il Sabato sera con gli amici piuttosto che alzarsi la domenica alle 5 per fare tribuna a ... Roccasecca dei Volsci ( un paese a caso , non so neanche se esiste una società di calcio a Roccasecca d.V.)

Uscirà un buon numero di buoni elementi nati nel 2002 e 2003 : gli amici non uscivano così tanto il sabato sera e non si divertivano molto! Loro invece , anche socialmente, facevano parte di un gruppo che aveva modo anche di divertirsi ( alla fine quando ti piace anche l'allenamento risulta più divertente di un film al computer o della play station).
Inoltre sempre a causa del covid e della difficolta nei viaggi e negli spostamenti c'era meno concorrenza sponsorizzata.

Il bacino d'utenza? Sarà pure più ristretto, ma allora è più qualificato, no?
E non credere sia così ristretto : le scuole calcio non riescono a soddisfare tutte le richieste di iscrizione.
O meglio accettano le iscrizioni , poi bisogna vedere quanti allievi hanno per ogni allenatore.
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Massy73
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20/09/2022, 13:37

Discorso ampio andrebbero coinvolti personaggi dei settori giovanili per comprendere al meglio le realtà.
Come sono gestiti
Quanti ragazzi per allenatore
Sostegni statali
Costi vari.

Senza queste conoscenze si può parlare solo per quel 10% che uno vede.

Inviato da me

Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Takkar
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21/09/2022, 12:54

aquila67 ha scritto:
19/09/2022, 17:06
A 15 anni?
Devi essere dotato di un fisico particolare:
Era pronto Donnarumma , ma è una eccezione.

Allargherei il discorso però a tutte le prime squadre, non solo alla Serie A , altrimenti restringiamo troppo il campo.

Saresti pronto a 15 anni per fare parte della rosa di prima squadra , per affacciarti ai campionati in cui si fa calcio sul serio e non per puro diletto.


"a chi conviene che un proprio giovane, quindi un gioello grezzo, non venga portato al grande palcoscenico con tutto ciò che ne consegue"

Leggi di mercato, rapporti con i procuratori se non veri e propri "sponsor" .
Se un giovane viene portato da uno sponsor , questo versa per ogni presenza un "gettone" .
Spesso è previsto un " rimborso spesa" dalla società per chi scende in campo , anche tra i dilettanti : non è previsto per chi è tesserato fin dalle giovanili (è già visto come premio la semplice convocazione). Ma il rimborso spesa non rimane tutto nelle tasche del giovane . Se capisci quello che dico, capisci anche cosa conviene e a chi conviene. Dirigenti e allenatori oggi ci sono , domani chissà!

Perchè anni fa uscivano fuori talenti straordinari ed ora non più?

Il talento non basta! Devi allenarlo e devi avere tanta e tanta passione.
Oggi i giovani non riconoscono la necessità di fare sacrifici per avere un po' di soldi in tasca , figuriamoci quanto possono essere predisposti al sacrificio per disputare una partita di pallone in Promozione o Eccellenza ( perché poi ci vuole anche tanto culo per far parte di una società di Serie A o B) . Non è meglio uscire il Sabato sera con gli amici piuttosto che alzarsi la domenica alle 5 per fare tribuna a ... Roccasecca dei Volsci ( un paese a caso , non so neanche se esiste una società di calcio a Roccasecca d.V.)

Uscirà un buon numero di buoni elementi nati nel 2002 e 2003 : gli amici non uscivano così tanto il sabato sera e non si divertivano molto! Loro invece , anche socialmente, facevano parte di un gruppo che aveva modo anche di divertirsi ( alla fine quando ti piace anche l'allenamento risulta più divertente di un film al computer o della play station).
Inoltre sempre a causa del covid e della difficolta nei viaggi e negli spostamenti c'era meno concorrenza sponsorizzata.

Il bacino d'utenza? Sarà pure più ristretto, ma allora è più qualificato, no?
E non credere sia così ristretto : le scuole calcio non riescono a soddisfare tutte le richieste di iscrizione.
O meglio accettano le iscrizioni , poi bisogna vedere quanti allievi hanno per ogni allenatore.
"a chi conviene che un proprio giovane, quindi un gioello grezzo, non venga portato al grande palcoscenico con tutto ciò che ne consegue"

Leggi di mercato, rapporti con i procuratori se non veri e propri "sponsor" .
Se un giovane viene portato da uno sponsor , questo versa per ogni presenza un "gettone" .
Spesso è previsto un " rimborso spesa" dalla società per chi scende in campo , anche tra i dilettanti : non è previsto per chi è tesserato fin dalle giovanili (è già visto come premio la semplice convocazione). Ma il rimborso spesa non rimane tutto nelle tasche del giovane . Se capisci quello che dico, capisci anche cosa conviene e a chi conviene. Dirigenti e allenatori oggi ci sono , domani chissà!

------ difronte alla prospettiva per una sociatà di guadagnare milioni su milioni (vedi Udinese ed Atalanta) credo decada il discorso di cui parli

Perchè anni fa uscivano fuori talenti straordinari ed ora non più?

Il talento non basta! Devi allenarlo e devi avere tanta e tanta passione.
Oggi i giovani non riconoscono la necessità di fare sacrifici per avere un po' di soldi in tasca , figuriamoci quanto possono essere predisposti al sacrificio per disputare una partita di pallone in Promozione o Eccellenza ( perché poi ci vuole anche tanto culo per far parte di una società di Serie A o B) . Non è meglio uscire il Sabato sera con gli amici piuttosto che alzarsi la domenica alle 5 per fare tribuna a ... Roccasecca dei Volsci ( un paese a caso , non so neanche se esiste una società di calcio a Roccasecca d.V.)

Uscirà un buon numero di buoni elementi nati nel 2002 e 2003 : gli amici non uscivano così tanto il sabato sera e non si divertivano molto! Loro invece , anche socialmente, facevano parte di un gruppo che aveva modo anche di divertirsi ( alla fine quando ti piace anche l'allenamento risulta più divertente di un film al computer o della play station).
Inoltre sempre a causa del covid e della difficolta nei viaggi e negli spostamenti c'era meno concorrenza sponsorizzata.

-------- questo discorso sembra non valere all'estero però...i nostri ragazzi sono così diversi???

Il bacino d'utenza? Sarà pure più ristretto, ma allora è più qualificato, no?
E non credere sia così ristretto : le scuole calcio non riescono a soddisfare tutte le richieste di iscrizione.
O meglio accettano le iscrizioni , poi bisogna vedere quanti allievi hanno per ogni allenatore.

--------- il bacino d'utenza, per lo meno geneticamente, conta secondo me, poi che bisogna lavorarci è sicuro. Ti ribadisco però che non vedo più come ai miei tempi ragazzi giocare in strada bisognerebbe confrontare dei dati sul tema
“Scusi signora, vado bene per Sassuolo?”

"davanti ai soldi diventano tutti mezzi uomini o quasi." CIT

"Ancora qua sta questo? Uomo senza un minimo di dignità" CIT
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21/09/2022, 14:14

Takkar ha scritto:
21/09/2022, 12:54

------ difronte alla prospettiva per una sociatà di guadagnare milioni su milioni (vedi Udinese ed Atalanta) credo decada il discorso di cui parli

Mi nomini due società, in un universo di migliaia, che curano il settore giovanile in maniera esemplare. Hanno osservatori su scala globale e società satellite non solo in Italia. Chi lavora per questi due club intanto è certamente stato a sua volta formato e selezionato e magari ( ma non è sempre detto) non rischia il posto per pochi spicci. Intorno al calcio giovanile gravitano personaggi che millantano conoscenze e arrivano ad organizzare falsi provini a pagamento.


-------- questo discorso sembra non valere all'estero però...i nostri ragazzi sono così diversi???
Per fare un paragone con l'estero bisogna prima allargare il discorso alle politiche scolastiche , sociali , giovanili : In Italia puoi fare tranquillamente calcio fino al massimo a tredici anni. Finita la Scuola Media, iniziano enormi difficoltà a far combaciare gli impegni sportivi - che diventano naturalmente più pesanti - con la scuola , che chiaramente richiede un impegno maggiore : al Liceo, gli insegnanti spesso mettono i bastoni tra le ruote a chi ha intenzione di seguire entrambi gli impegni. Ti mettono subito davanti ad un bivio: o studi o fai sport a livello agonistico. Fidati , esperienza personale. Non è facile per un genitore assistere il figlio nel sogno e nel frattempo non fargli perdere di vista il concreto.
In alcune nazioni tipo la Germania , per non parlare degli Stati Uniti specie con basket e football , i programmi scolastici prevedono tra l'altro che un ragazzo possa eccellere nello sport. Non è necessario diventi una superstar, potrà in futuro tranquillamente far parte di uno staff tecnico o della scuola stessa avendo una preparazione pratica. In Italia i professori di educazione fisica possono aver studiato...religione o filosofia!

--------- il bacino d'utenza, per lo meno geneticamente, conta secondo me, poi che bisogna lavorarci è sicuro. Ti ribadisco però che non vedo più come ai miei tempi ragazzi giocare in strada bisognerebbe confrontare dei dati sul tema

Giocare in strada non è più possibile : troppe automobili e troppi pericoli .
Ai tempi nostri rischiavamo che qualcuno ci bucasse il pallone o il vigile ce lo sequestrasse. Oggi le conseguenze sarebbero molto più pesanti e implicherebbero la responsabilità dei genitori.
Ma il bacino d'utenza non è così ristretto. Se chiedi ad una classe di 15 maschietti quale sport vorrebbero praticare , non meno di 13 ti rispondono calcio.
Poi ci sono i genitori, le mamme in particolare ma spesso alcuni papà, che considerano il calcio come uno sport volgare e diseducativo .
Niente di più sbagliato secondo me . Però la realtà dei fatti è proprio quella : è raro, rarissimo trovare persone qualificate nelle piccole società del territorio.
E chi ha la fortuna di avere una società di rilievo nelle vicinanze deve avere anche la fortuna di potersi permettere l'iscrizione a questa società .
" Non è meglio la piscina? Il nuoto poi è uno sport completo"
" Si " rispondo io " peccato che non abbiamo le branchie e comunichiamo tramite l'aria non attraverso il sonar".



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21/09/2022, 14:22

aquila67 ha scritto:
21/09/2022, 14:14
Takkar ha scritto:
21/09/2022, 12:54

------ difronte alla prospettiva per una sociatà di guadagnare milioni su milioni (vedi Udinese ed Atalanta) credo decada il discorso di cui parli

Mi nomini due società, in un universo di migliaia, che curano il settore giovanile in maniera esemplare. Hanno osservatori su scala globale e società satellite non solo in Italia. Chi lavora per questi due club intanto è certamente stato a sua volta formato e selezionato e magari ( ma non è sempre detto) non rischia il posto per pochi spicci. Intorno al calcio giovanile gravitano personaggi che millantano conoscenze e arrivano ad organizzare falsi provini a pagamento.


-------- questo discorso sembra non valere all'estero però...i nostri ragazzi sono così diversi???
Per fare un paragone con l'estero bisogna prima allargare il discorso alle politiche scolastiche , sociali , giovanili : In Italia puoi fare tranquillamente calcio fino al massimo a tredici anni. Finita la Scuola Media, iniziano enormi difficoltà a far combaciare gli impegni sportivi - che diventano naturalmente più pesanti - con la scuola , che chiaramente richiede un impegno maggiore : al Liceo, gli insegnanti spesso mettono i bastoni tra le ruote a chi ha intenzione di seguire entrambi gli impegni. Ti mettono subito davanti ad un bivio: o studi o fai sport a livello agonistico. Fidati , esperienza personale. Non è facile per un genitore assistere il figlio nel sogno e nel frattempo non fargli perdere di vista il concreto.
In alcune nazioni tipo la Germania , per non parlare degli Stati Uniti specie con basket e football , i programmi scolastici prevedono tra l'altro che un ragazzo possa eccellere nello sport. Non è necessario diventi una superstar, potrà in futuro tranquillamente far parte di uno staff tecnico o della scuola stessa avendo una preparazione pratica. In Italia i professori di educazione fisica possono aver studiato...religione o filosofia!

--------- il bacino d'utenza, per lo meno geneticamente, conta secondo me, poi che bisogna lavorarci è sicuro. Ti ribadisco però che non vedo più come ai miei tempi ragazzi giocare in strada bisognerebbe confrontare dei dati sul tema

Giocare in strada non è più possibile : troppe automobili e troppi pericoli .
Ai tempi nostri rischiavamo che qualcuno ci bucasse il pallone o il vigile ce lo sequestrasse. Oggi le conseguenze sarebbero molto più pesanti e implicherebbero la responsabilità dei genitori.
Ma il bacino d'utenza non è così ristretto. Se chiedi ad una classe di 15 maschietti quale sport vorrebbero praticare , non meno di 13 ti rispondono calcio.
Poi ci sono i genitori, le mamme in particolare ma spesso alcuni papà, che considerano il calcio come uno sport volgare e diseducativo .
Niente di più sbagliato secondo me . Però la realtà dei fatti è proprio quella : è raro, rarissimo trovare persone qualificate nelle piccole società del territorio.
E chi ha la fortuna di avere una società di rilievo nelle vicinanze deve avere anche la fortuna di potersi permettere l'iscrizione a questa società .
" Non è meglio la piscina? Il nuoto poi è uno sport completo"
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Sui programmi scolastici sinceramente non trovo, da quello che descrivi, discontinuità rispetto al passato. Cioè anche ai miei tempi funzionava cosi....eppure i campioni nascevano.

In merito ai luoghi sicuri di cui parli, per rappresentare il mio caso, oggi sono semplicemente deserti; il campetto parrocchiale dove siamo cresciuti tutti, io ed i miei amici di quartiere (luogo sicuro) è perennemente vuoto. Per questo notavo la differenza. Può essere anche che il calcio non abbia appeal tra i più giovani come una volta. Oggi ci sono più stimoli.
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21/09/2022, 14:42

Takkar ha scritto:
21/09/2022, 14:22
Sui programmi scolastici sinceramente non trovo, da quello che descrivi, discontinuità rispetto al passato. Cioè anche ai miei tempi funzionava cosi....

In merito ai luoghi sicuri di cui parli, per rappresentare il mio caso, oggi sono semplicemente deserti; il campetto parrocchiale dove siamo cresciuti tutti, io ed i miei amici di quartiere (luogo sicuro) è perennemente vuoto. Per questo notavo la differenza.
Non c'è discontinuità. Hai ragione purtroppo:
il mio compagno di banco in IV ginnasio dovette lasciare il Basket , anche se era arrivato in prima squadra dalle giovanili, perché i professori lo minacciarono di rimandarlo ; trent'anni dopo, nonostante risultati scolastici più che accettabili se non quando proprio soddisfacenti, per mio figlio in terzo liceo scientifico la professoressa di Italiano mi disse "mio figlio ha lasciato lo sport, se suo figlio vuole continuare con il calcio può smettere di studiare!"

Funzionava male allora, continua a funzionare male adesso!

Il campetto parrocchiale: il luogo sarà sicuro ( insomma, con quello che dicono sui preti....), ma tu come ci arrivavi, in maniera sicura? E questa maniera è sicura anche oggi? Se devo accompagnare mio figlio lo accompagno agli allenamenti.
E poi noi eravamo più rustici, bastavano le scarpe da ginnastica e jeans o tuta non faceva differenza. Oggi i ragazzini vogliono gli scarpini e il kit, completo di divisa, per andare a giocare. Altrimenti vieni considerato uno sfigato!
Takkar
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21/09/2022, 15:52

aquila67 ha scritto:
21/09/2022, 14:42
Takkar ha scritto:
21/09/2022, 14:22
Sui programmi scolastici sinceramente non trovo, da quello che descrivi, discontinuità rispetto al passato. Cioè anche ai miei tempi funzionava cosi....

In merito ai luoghi sicuri di cui parli, per rappresentare il mio caso, oggi sono semplicemente deserti; il campetto parrocchiale dove siamo cresciuti tutti, io ed i miei amici di quartiere (luogo sicuro) è perennemente vuoto. Per questo notavo la differenza.
Non c'è discontinuità. Hai ragione purtroppo:
il mio compagno di banco in IV ginnasio dovette lasciare il Basket , anche se era arrivato in prima squadra dalle giovanili, perché i professori lo minacciarono di rimandarlo ; trent'anni dopo, nonostante risultati scolastici più che accettabili se non quando proprio soddisfacenti, per mio figlio in terzo liceo scientifico la professoressa di Italiano mi disse "mio figlio ha lasciato lo sport, se suo figlio vuole continuare con il calcio può smettere di studiare!"

Funzionava male allora, continua a funzionare male adesso!

Il campetto parrocchiale: il luogo sarà sicuro ( insomma, con quello che dicono sui preti....), ma tu come ci arrivavi, in maniera sicura? E questa maniera è sicura anche oggi? Se devo accompagnare mio figlio lo accompagno agli allenamenti.
E poi noi eravamo più rustici, bastavano le scarpe da ginnastica e jeans o tuta non faceva differenza. Oggi i ragazzini vogliono gli scarpini e il kit, completo di divisa, per andare a giocare. Altrimenti vieni considerato uno sfigato!
Era il primo e unico luogo dove me ed i miei amici ci lasciavano andare da soli...era vicino più o meno per tutti e non eravamo accompagnati.
Noi giocavamo senza scarpini, scarpe da ginnastica e pallone rimediato. Però avevamo la passione. Oggi probabilmente manca pure quella per molti, forse troppi.

Quindi già sono di meno i bambini rispetto a tanti anni fa per crisi demografica, in più quelli che potenzialmente dovrebbero essere interessati non sembrano "morire" dietro al calcio....la frittata è fatta. Un Cassano ti veniva fuori così...giocando per le strade sul cemento con le scarpe bucate...tanto per citare uno dei talenti più importanti degli ultimi 30 anni. Oggi con lo scarpino fico e i campi in quarta generazione ce ne stanno meno o non di pari classe...
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21/09/2022, 17:00

Però dovrebbe valere pure per l'estero sta cosa.

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Takkar
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21/09/2022, 17:07

Stock ha scritto:
21/09/2022, 17:00
Però dovrebbe valere pure per l'estero sta cosa.

Inviato dal mio IV2201 utilizzando Tapatalk
Si infatti, io di base la imputo più che altro al numero di ragazzi che qui da noi si avviano ora al calcio rispetto a prima...
meno materiale umano, meno talenti, meno risultati.
Cioè qualcosa in un certo senso di fisiologico. Se su un talento da un lato ci puoi lavorare e plasmarlo dall'altro non lo puoi creare...

Io credo che gente come Baggio, Cassano, Mancini Del Piero etc etc non nasca proprio più....almeno negli ultimi anni.

All'estero non conosco certe dinamiche, però direi che di talenti puri nel complesso ce ne siano meno rispetto a prima.
Magari sbaglio.
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21/09/2022, 18:45

Sapete cosa c'è di fisiologico?
La mancanza di fame, in ogni senso.

Pensate ai Cassano, ma soprattutto ai due più grandi campioni di calcio di ogni tempo, Maradona e Pelè.
Avevano solo il calcio e potevano solo attraverso il calcio tirarsi fuori dalla condizione economica in cui erano nati.

Oggi, almeno in Italia ed in Europa, fortunatamente direi le cose sono cambiate.

Fare sport ad altissimi livelli , diventare superprofessionisti di Serie A, comporta un livello di sacrifici enorme in un periodo della vita in cui è difficile avere la perseveranza necessaria.
Aggiungete poi che entrare in determinate "palestre" è economicamente molto impegnativo. Il talento potenziale rischia di non poter essere sviluppato oppure di non avere opportunità .
Non è la fonte ad essersi inaridita. la platea , il bacino resta numericamente molto ampio.
Si , la crisi demografica , ma calcolate anche le maggiori opportunità che avrebbero i ragazzi di oggi.
No , secondo me è il sistema che non è capace.
Pensate a un vostro figlio: al di la della sua eventuale passione, lo preferireste ingegnere oppure fisioterapista? Avvocato fiscalista oppure specializzato nel campo sportivo?
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21/09/2022, 20:50

Secondo me, almeno per l'Italia, c'è pure il discorso che quella da atleta o comunque nel mondo dello sport non è considerata una vera "carriera". C'è un po' di pregiudizio nonostante la grande tradizione sportiva italiana, non la si vede come un'opportunità di lavoro.

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21/09/2022, 21:24

Verissimo quello che dici, Stock.
E' considerata una carriera da serie B oppure un passatempo , un hobby , al massimo un secondo lavoretto.
In effetti un giovane laureato in scienze motorie non è che può mantenere se stesso e crearsi una famiglia con quello che gli assicura l'allenare un gruppo di bambini!
No, lo fanno giovani in attesa di un impiego serio oppure persone che fanno altro di mestiere, dall'elettricista al carabiniere , e nel tempo libero si divertono con i bambini. Senza una preparazione adeguata, non tecnica non tantomeno psicologica.

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