Che fine ha fatto..?
- mimmo
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Re: Che fine ha fatto..?
diakite lo vedo spesso in giro a prati.
un giorno volendo capire il perché ho cercato in che squadra giocasse.
nientepopodimeno che nella luiss dopo un paio di stagioni nel roma city (che non so nemmeno cosa sia).
carrierone.
un giorno volendo capire il perché ho cercato in che squadra giocasse.
nientepopodimeno che nella luiss dopo un paio di stagioni nel roma city (che non so nemmeno cosa sia).
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Diakité...chi mi hai ricordato. Grandissimo
- ecate
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Leitner so quelli delle seggiovieStock ha scritto: ↑01/05/2024, 8:02Onazi non era male, era discreto pure tecnicamente. Mudingayi non scherziamo, lo adoravo, era un trattore porco dinci.
Un altro da "che fine ha fatto" è Moritz Leitner. Arrivato dal borussia (ma giocava al borussia questo?) fece sei mesi e credo un paio di presenze da noi, poi completamente sparito, leggo che è andato all'Augusta che non so manco che è, poi Norwich, poi Zurigo (2021) poi nulla. Altra grande intuizione di tare.
- Il Sigaro
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Sicuro che sia lui? Di tizi che assomigliano a diakité ce ne sono un sacco a prati da qualche anno
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
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- ecate
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ma pure Berisha (Valon)
classico "fenomeno" che arriva da noi e diventa una sega a pedali.
classico "fenomeno" che arriva da noi e diventa una sega a pedali.
C´é da dire che sull´acquisto di Berisha (esattamente come per Kamada) nessuno ebbe da ridire, anzi. Ricordo anche che in quelle due sessioni di mercato si pensava di sostituire Milinkovic con Szoboslzlai e alla fine scelsero il kosovaro con l´ungherese che andó al Lispia.
Detto questo: Prestito con riscatto in Francia (Reimes), crollo vertiginoso con passaggio nella squadra B in terza divisione, poi due anni in Australia e adesso é tornato in Austria.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Patric racconta il più grande talento sprecato mai conosciuto. Nell'intervista rilasciata a Lazio Style Channel, il difensore spagnolo ha svelato qualche aneddoto su Ravel Morrison, ex fantasista inglese della Lazio che però non è mai riuscito a esprimere tutte le sue qulaità in maglia bianococeleste. Queste le parole del suo ex compagno: "Come qualità in allenamento, da 9 anni che sono qua, come Ravel Morrison non c’era nessun altro. Il problema è che il calcio non è solo talento. A volte non è neanche colpa solo del calciatore, ma dell’ambiente che hai intorno. Al campo vieni un’ora e mezza, le altre 22 ore e mezza le passi con la famiglia e chi ti sta intorno. Per lui era questo il problema, ma in allenamento aveva una qualità superiore. Con questo talento era al livello di a Luis Alberto, forse anche di più negli spazi stretti. Faceva cose incredibili, però la differenza la fa la testa, il voler pedalare e questo a lui lo ha penalizzato tanto”.
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
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"Un motivo ci sarà"
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Vabbè praticamente un coglione circondato da stronzi.
INTER MERDA
Arriverà quel giorno...
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- ecate
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ah si si, era per dire che puntualmente quando arrivano da noi diventano seghe vere. tipo Muriqui, che non era in grado neppure di stare in piedi.Contea ha scritto: ↑08/05/2024, 9:53C´é da dire che sull´acquisto di Berisha (esattamente come per Kamada) nessuno ebbe da ridire, anzi. Ricordo anche che in quelle due sessioni di mercato si pensava di sostituire Milinkovic con Szoboslzlai e alla fine scelsero il kosovaro con l´ungherese che andó al Lispia.
Detto questo: Prestito con riscatto in Francia (Reimes), crollo vertiginoso con passaggio nella squadra B in terza divisione, poi due anni in Australia e adesso é tornato in Austria.
boh, sarà l'ambiente
Avrà iniziato a giocare da mediano davanti alla difesa poi?
Il tempo ci darà la risposta.
Vabbè diakitè era proprio scarso . Ha tratto il massimo.
Lazio Fiorentina Sunderland Sampdoria
Chiamalo scemo
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Faccio un tuffo nel passato per quanto riguarda la primavera o giovanissime promesse:
Chris Ikonomidis ve lo ricordate? Ormai 29enne, é tornato in Australia e non é mai andato oltre i 5 gol stagionali.
Alessandro Rossi invece ha 29 anni e milita in Serie C nel Monterosi. Anche di lui si parlava un gran bene dopo aver vinto la classifica dei capocannonieri in primavera.
Mamadou Tunkara, considerato forte almeno quanto Keita, é finito in Serie D all´Avezzano
E poi, il mitico duo Pedro Neto e Bruno Jordao. Il primo sta facendo una buonissima carriera in Premier, condita con qualche sporadica convocazione in nazionale. Il secondo invece non é piú gestito da Gestifute (Mendes) ed é finito in Polonia.
Chris Ikonomidis ve lo ricordate? Ormai 29enne, é tornato in Australia e non é mai andato oltre i 5 gol stagionali.
Alessandro Rossi invece ha 29 anni e milita in Serie C nel Monterosi. Anche di lui si parlava un gran bene dopo aver vinto la classifica dei capocannonieri in primavera.
Mamadou Tunkara, considerato forte almeno quanto Keita, é finito in Serie D all´Avezzano
E poi, il mitico duo Pedro Neto e Bruno Jordao. Il primo sta facendo una buonissima carriera in Premier, condita con qualche sporadica convocazione in nazionale. Il secondo invece non é piú gestito da Gestifute (Mendes) ed é finito in Polonia.
In serie C, nel picerno.
Io gioco a football manager e parto sempre dalla serie C, stanno tutti lì. Praticamente la serie C è formata per un buon 10% da giocatori provenienti dalla primavera della Lazio.
Il tempo ci darà la risposta.
Pedro neto si vedeva che era buono già dalle due presenze in croce che fece da noi. Solo che 1) non c'entrava un cazzo col 3-5-2 di inzaghi, 2) credo che in realtà fosse solo parcheggiato da noi. Ma col senno di poi se non era così mandarlo via fu una stronzata enorme. Come io temo lo sia stata mandare via luka romero (3 gol in 9 presenze all'almeria da gennaio).
Il tempo ci darà la risposta.
- Il Sigaro
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Romero che peraltro ha pure avuto di recente un infortunio grave, se non sbaglio.Stock ha scritto: ↑15/05/2024, 7:14Pedro neto si vedeva che era buono già dalle due presenze in croce che fece da noi. Solo che 1) non c'entrava un cazzo col 3-5-2 di inzaghi, 2) credo che in realtà fosse solo parcheggiato da noi. Ma col senno di poi se non era così mandarlo via fu una stronzata enorme. Come io temo lo sia stata mandare via luka romero (3 gol in 9 presenze all'almeria da gennaio).
Comunque può darsi che pure lui fosse qui in parcheggio, altrimenti tutto 'sto casino per non dare un premio ai procuratori per un ragazzo promettente di 18 anni mi sembrerebbe una follia persino per Lotito.
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
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Si ma chiedevano 5 mln di commissioni.
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
Il tempo ci darà la risposta.
- Il Sigaro
- Località: Roma
"Ogni volta che noi giovani venivamo mandati in prestito io ero tra quelli che dimostravano di più, lo dicono i numeri". Parlava così qualche mese fa, in esclusiva ai nostri microfoni, Joseph Minala ripercorrendo le tappe della sua carriera. L'ex centrocampista della Lazio non ha mai avuto la chance di dire la sua in Prima Squadra, neanche quando le esperienze in prestito gli avevano permesso di mettersi in mostra, crescere e maturare. La continuità, d'altronde, è stata una costante che lo ha accompagnato fin da ragazzo. Dalla Primavera biancoceleste, passando per i prestiti a Salerno e non solo, fino ad arrivare all'attuale parentesi maltese con la maglia dello Sliema Wanderers.
Con i colori giallo e blu indosso ha appena concluso una stagione speciale, in cui è stato protagonista di ottime prestazione (trovando anche quattro volte la via del gol e qualificandosi ai playoff di Conference League) e al termine della quale ha conquistato uno storico trofeo. Lo scorso 12 maggio, mentre a Roma si celebravano i 50 anni dal primo Scudetto, l'ex giocatore laziale alzava al cielo il Maltese FA Trhophy, battendo ai calci di rigore il Floriana. Partito titolare e in campo tutti e 120' di gioco, Minala non solo è stato tra i migliori della sua formazione, ma dagli undici metri ha anche segnato il rigore decisivo che ha permesso allo Sliema Wanderers di vincere il cinquantunesimo titolo della sua storia. Malta, così si tinge ancor più di bianoceleste. Dopo la vittoria in campionato dell'Hamrun Spartans, guidato da Zauri (allenatore) e Marchetti (portiere), anche Minala porta un po' di Lazio sull'isola.
Con i colori giallo e blu indosso ha appena concluso una stagione speciale, in cui è stato protagonista di ottime prestazione (trovando anche quattro volte la via del gol e qualificandosi ai playoff di Conference League) e al termine della quale ha conquistato uno storico trofeo. Lo scorso 12 maggio, mentre a Roma si celebravano i 50 anni dal primo Scudetto, l'ex giocatore laziale alzava al cielo il Maltese FA Trhophy, battendo ai calci di rigore il Floriana. Partito titolare e in campo tutti e 120' di gioco, Minala non solo è stato tra i migliori della sua formazione, ma dagli undici metri ha anche segnato il rigore decisivo che ha permesso allo Sliema Wanderers di vincere il cinquantunesimo titolo della sua storia. Malta, così si tinge ancor più di bianoceleste. Dopo la vittoria in campionato dell'Hamrun Spartans, guidato da Zauri (allenatore) e Marchetti (portiere), anche Minala porta un po' di Lazio sull'isola.
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Floriana quella del grande fratello 1?
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Un´altro grande "talento", pagato la bellezza di 7mio é Raul Moro tra Serie B italiana (Ternana) e Serie B spagnola é riuscito a collezionare 1 gol in piú di 50 partite. E questo da attaccante (o ala).
Altro discorso per l´argentino "Escalante" che continua a fare la sua modestissima carriera nelle basse classifiche della Liga (Cadice).
Altro discorso per l´argentino "Escalante" che continua a fare la sua modestissima carriera nelle basse classifiche della Liga (Cadice).
- simoferr83
- Località: Roma
Andando su wikipedia a spulciare che tipo di giocatori possano finire a giocare a malta e’saltato fuori anche il buon vinicius, terzino brasiliano creso da 0 presenze con noi, ma esubero costante da piazzare per tipo 5/6 estatiIl Sigaro ha scritto: ↑15/05/2024, 16:26"Ogni volta che noi giovani venivamo mandati in prestito io ero tra quelli che dimostravano di più, lo dicono i numeri". Parlava così qualche mese fa, in esclusiva ai nostri microfoni, Joseph Minala ripercorrendo le tappe della sua carriera. L'ex centrocampista della Lazio non ha mai avuto la chance di dire la sua in Prima Squadra, neanche quando le esperienze in prestito gli avevano permesso di mettersi in mostra, crescere e maturare. La continuità, d'altronde, è stata una costante che lo ha accompagnato fin da ragazzo. Dalla Primavera biancoceleste, passando per i prestiti a Salerno e non solo, fino ad arrivare all'attuale parentesi maltese con la maglia dello Sliema Wanderers.
Con i colori giallo e blu indosso ha appena concluso una stagione speciale, in cui è stato protagonista di ottime prestazione (trovando anche quattro volte la via del gol e qualificandosi ai playoff di Conference League) e al termine della quale ha conquistato uno storico trofeo. Lo scorso 12 maggio, mentre a Roma si celebravano i 50 anni dal primo Scudetto, l'ex giocatore laziale alzava al cielo il Maltese FA Trhophy, battendo ai calci di rigore il Floriana. Partito titolare e in campo tutti e 120' di gioco, Minala non solo è stato tra i migliori della sua formazione, ma dagli undici metri ha anche segnato il rigore decisivo che ha permesso allo Sliema Wanderers di vincere il cinquantunesimo titolo della sua storia. Malta, così si tinge ancor più di bianoceleste. Dopo la vittoria in campionato dell'Hamrun Spartans, guidato da Zauri (allenatore) e Marchetti (portiere), anche Minala porta un po' di Lazio sull'isola.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Escalante era un giocatore onesto, che ha fatto la sua onesta carriera. Preso a zero, credo che ci abbia fruttato persino una plusvalenza.Contea ha scritto: ↑16/05/2024, 17:03Un´altro grande "talento", pagato la bellezza di 7mio é Raul Moro tra Serie B italiana (Ternana) e Serie B spagnola é riuscito a collezionare 1 gol in piú di 50 partite. E questo da attaccante (o ala).
Altro discorso per l´argentino "Escalante" che continua a fare la sua modestissima carriera nelle basse classifiche della Liga (Cadice).
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A supporto di quello che ho scritto, metto questo pezzo di un'intervista a pastore uscita oggi su l'ultimouomo:Stock ha scritto: ↑15/05/2024, 13:20Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
Nei primi mesi hai fatto fatica, però.
Nei primi mesi a Palermo, sì, tanto. Non avevo mai lavorato tatticamente come qua in Italia, e non trovavo gli spazi giusti in campo; mi muovevo ma non mi davano mai la palla, e non perché non me la volessero dare, ma perché ero posizionato sempre male. I primi tre mesi sono stati difficilissimi.
Uno step di crescita necessario?
Penso di sì, venivo da un calcio diverso. Quando è arrivato Delio Rossi, però, è cambiato tutto. Mi ha parlato il suo primo giorno, mi ha detto: «Ho visto tutte le partite, tu ti posizioni male, è per questo che non stai giocando al tuo livello; il primo mese dopo l’allenamento con la squadra rimani un’ora in più ad allenarti con me». E così abbiamo fatto: prendeva me, Abel Hernandez, sei o sette ragazzi della Primavera, li metteva in campo e faceva girare la palla, seguendo i nostri movimenti e dandoci indicazioni. Lo facevamo tutti i giorni, e mi ha aiutato tantissimo.
Come hai accolto questa “formazione”?
Benissimo, e vedevo quanto fosse utile per me. Ho capito come dovevo giocare e ho recuperato il piacere di farlo, perché finalmente riuscivo a toccare tanto la palla, ad avere spazio per dimostrare quello che sapevo fare. Delio è l’allenatore che ha avuto l’impatto più forte sulla mia carriera in Europa, mi ha insegnato tantissimo. Dopo quel mese, è venuto da me e mi ha detto che ero pronto per giocare titolare tutte le partite. Nel frattempo lavoravo sulla forza fisica, in palestra, e anche quello è stato fondamentale.
Così si spiegano pure i grandi campionati di pandev da noi e il primo anno pazzesco di zarate. Pandev è rimasto ad alti livelli, zarate è diventato na sega a pedali. Ho sempre pensato che delio rossi sia stato il miglior allenatore avuto nell'epoca lotito.
Il tempo ci darà la risposta.
- aquila67
- Località: Sperlonga
Delio?Stock ha scritto: ↑16/05/2024, 21:23A supporto di quello che ho scritto, metto questo pezzo di un'intervista a pastore uscita oggi su l'ultimouomo:Stock ha scritto: ↑15/05/2024, 13:20Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
Nei primi mesi hai fatto fatica, però.
Nei primi mesi a Palermo, sì, tanto. Non avevo mai lavorato tatticamente come qua in Italia, e non trovavo gli spazi giusti in campo; mi muovevo ma non mi davano mai la palla, e non perché non me la volessero dare, ma perché ero posizionato sempre male. I primi tre mesi sono stati difficilissimi.
Uno step di crescita necessario?
Penso di sì, venivo da un calcio diverso. Quando è arrivato Delio Rossi, però, è cambiato tutto. Mi ha parlato il suo primo giorno, mi ha detto: «Ho visto tutte le partite, tu ti posizioni male, è per questo che non stai giocando al tuo livello; il primo mese dopo l’allenamento con la squadra rimani un’ora in più ad allenarti con me». E così abbiamo fatto: prendeva me, Abel Hernandez, sei o sette ragazzi della Primavera, li metteva in campo e faceva girare la palla, seguendo i nostri movimenti e dandoci indicazioni. Lo facevamo tutti i giorni, e mi ha aiutato tantissimo.
Come hai accolto questa “formazione”?
Benissimo, e vedevo quanto fosse utile per me. Ho capito come dovevo giocare e ho recuperato il piacere di farlo, perché finalmente riuscivo a toccare tanto la palla, ad avere spazio per dimostrare quello che sapevo fare. Delio è l’allenatore che ha avuto l’impatto più forte sulla mia carriera in Europa, mi ha insegnato tantissimo. Dopo quel mese, è venuto da me e mi ha detto che ero pronto per giocare titolare tutte le partite. Nel frattempo lavoravo sulla forza fisica, in palestra, e anche quello è stato fondamentale.
Così si spiegano pure i grandi campionati di pandev da noi e il primo anno pazzesco di zarate. Pandev è rimasto ad alti livelli, zarate è diventato na sega a pedali. Ho sempre pensato che delio rossi sia stato il miglior allenatore avuto nell'epoca lotito.
Un grande.
Soprattutto un grande maestro.
Ecco, lo vedrei davvero bene come responsabile tecnico di una Primavera. Secondo me sarebbe in grado di sfornare campioncini a ripetizione.
Nulla contro Sanderra, che non conosco e che magari è meglio di Delio Rossi
Disclaimer pro Takkar :
In diretta dal Bar dello Sport, davanti al suo caffè con cornetto e corrieredellosporc, vi dice la sua il vostro fruttarolo Aquila67
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- Cri72
- Località: Manziana
Macheda,meghni, saha, Eliseu, cavanda, postiga, novaretti...e me fermo qui, sennò me sento male...
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
Intanto una meteora della Lazio ha vinto la Conference League.
Per chi non lo ricordasse
https://www.transfermarkt.it/jovane/pro ... ler/448466
Per chi non lo ricordasse
https://www.transfermarkt.it/jovane/pro ... ler/448466
- Blevins
- Località: Roma
visto che si parlava di Antonio Rozzi in un altro topic
si è convertito
oggi vive in povertà a medjugorje
si è convertito
oggi vive in povertà a medjugorje
- Il Sigaro
- Località: Roma
Il Parioli Calcio ha messo a segno il colpo Modibo Diakité. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, l'ex centrale della Lazio, che ha giocato con l'aquila sul petto dal 2006 al 2013, andrà a vestire la maglia di un club capitolino importante
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- Il Sigaro
- Località: Roma
Pronta una nuova avventura per Davide Di Gennaro. L'ex centrocampista della Lazio, che in biancoceleste ha totalizzato solo 5 presenze, ha lasciato il San Marzano per trasferirsi all'età di 36 anni al Gladiator - squadra che ha sede a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta - come annunciato dallo stesso club campano con il seguente comunicato ufficiale.
"Il Gladiator 1924 S.S.D. A.R.L. comunica di aver perfezionato l’ingaggio del calciatore Davide Di Gennaro. Un grande colpo dell’area tecnica col duo De Rienzo-Prisco che ha portato in nerazzurro un centrocampista che ha sempre giocato in A e B. Dopo essere stato capitano del Milan Primavera esordisce nel 2007 in prima squadra. Poi Bologna, Genoa, Reggina, Livorno, Padova, Modena, Spezia, Palermo, Vicenza, Cagliari, Lazio, Salernitana, Juve Stabia, Cesena, Bari, Taranto e le ultime due stagioni in D prima col Portici (segnando anche una doppietta ai nerazzurri) e poi al San Marzano. Nel suo palmares due vittorie del campionato di serie B (Palermo e Cagliari) e una Supercoppa italiana con la Lazio nel 2017. Un centrocampista con doti molto offensive che lo ho portato a segnare molti gol in carriera".
"Il Gladiator 1924 S.S.D. A.R.L. comunica di aver perfezionato l’ingaggio del calciatore Davide Di Gennaro. Un grande colpo dell’area tecnica col duo De Rienzo-Prisco che ha portato in nerazzurro un centrocampista che ha sempre giocato in A e B. Dopo essere stato capitano del Milan Primavera esordisce nel 2007 in prima squadra. Poi Bologna, Genoa, Reggina, Livorno, Padova, Modena, Spezia, Palermo, Vicenza, Cagliari, Lazio, Salernitana, Juve Stabia, Cesena, Bari, Taranto e le ultime due stagioni in D prima col Portici (segnando anche una doppietta ai nerazzurri) e poi al San Marzano. Nel suo palmares due vittorie del campionato di serie B (Palermo e Cagliari) e una Supercoppa italiana con la Lazio nel 2017. Un centrocampista con doti molto offensive che lo ho portato a segnare molti gol in carriera".
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- mimmo
- Località: Roma
sono dovuto andare a vedere le foto, l'avevo completamente rimosso di gennaro
Modibo
- Blevins
- Località: Roma
davvero
lo raccontò paolo signorelli in radio dopo averlo incontrato, appunto, a medjugorje
c'era un canale youtube che riprendeva in maniera goliardica le perle/trashate delle radio laziali, e c'era anche sto video su rozzi
canale che ora non esiste più
- aquila67
- Località: Sperlonga
Ma JORDAN LUKAKU?
Eroe della Supercoppa di Inzaghi .
E poi?
Eroe della Supercoppa di Inzaghi .
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- GuerinoGottardi
- Località: Madrid
Arrivato dalla Ponferradina, gioca dall'anno scorso nell'Adanaspor (contratto fino a giugno 2025), parte destra della classifica del campionato turco. L'anno scorso ha giocato 14 partite da titolare su 32 tra campionato e coppa, senza essersi mai lesionato. In questo inizio di stagione non è mai stato convocato.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Dopo una carriera nel calcio argentino e un passaggio in club di prestigio come la Lazio e il River Plate, Leonardo Talamonti ha scelto di cambiare completamente vita. Nel 2011, ha aperto una ferramenta nella sua città natale, Álvarez, un piccolo paese dove cercava tranquillità e serenità dopo gli anni intensi nel mondo del calcio.
All’inizio, Talamonti non lavorava a tempo pieno nel negozio, ma col passare degli anni, la sua attività è diventata la sua unica passione. Oggi, lo gestisce attivamente e con grande soddisfazione. Quando gli chiedono se gli manca il calcio, la sua risposta è sempre la stessa: "No". Per lui, avere un negozio nel paese in cui è cresciuto è tutto ciò che ha sempre desiderato. La vita lontano dai riflettori del calcio gli ha permesso di trovare una nuova serenità, facendo ciò che ama davvero.
Talamonti è diventato un esempio di come, dopo una carriera sportiva, sia possibile reinventarsi e trovare felicità in nuove attività. La sua ferramenta ad Álvarez è diventata il simbolo di questa nuova fase della sua vita, in cui si dedica completamente alla sua comunità e al suo lavoro, lontano dal mondo del calcio, ma felice e realizzato.
All’inizio, Talamonti non lavorava a tempo pieno nel negozio, ma col passare degli anni, la sua attività è diventata la sua unica passione. Oggi, lo gestisce attivamente e con grande soddisfazione. Quando gli chiedono se gli manca il calcio, la sua risposta è sempre la stessa: "No". Per lui, avere un negozio nel paese in cui è cresciuto è tutto ciò che ha sempre desiderato. La vita lontano dai riflettori del calcio gli ha permesso di trovare una nuova serenità, facendo ciò che ama davvero.
Talamonti è diventato un esempio di come, dopo una carriera sportiva, sia possibile reinventarsi e trovare felicità in nuove attività. La sua ferramenta ad Álvarez è diventata il simbolo di questa nuova fase della sua vita, in cui si dedica completamente alla sua comunità e al suo lavoro, lontano dal mondo del calcio, ma felice e realizzato.
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- Il Sigaro
- Località: Roma
Il mercato di Eccellenza non smette di dare sorprese, e la LUISS ne ha fornite due belle grosse per tutti gli appassionati e non della categoria. Il club dell'ateneo ha infatti ufficializzato l'acquisto del difensore Mobido Diakité e dell'attaccante Antonio Rozzi. Come riferisce Roma Today, Diakité è un nome noto a tutti i tifosi di calcio italiani, con più di cento presenze in A con le maglie di Lazio, Fiorentina, Cagliari, Frosinone e Sampdoria. Non è da meno Antonio Rozzi, ex enfant prodige del vivaio della Lazio che si è tolto sia lo sfizio di esordire con i biancocelesti in Lazio - Milan del 2012 che di vestire la maglia dei Galacticos. Rozzi infatti ha giocato nel 2013-2014 con la squadra B del Real Madrid, condividendo lo spogliatoio con giocatori come Diego Llorente e Lucas Vazquez.
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- Località: Roma
rozzi e la famosa recompra del real madrid.
bei tempi
bei tempi
- g aguilera
- Località: T.O
tirannide anaffettiva anglo-italiana