Che fine ha fatto..?

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mimmo
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Re: Che fine ha fatto..?

07/05/2024, 0:51

diakite lo vedo spesso in giro a prati.
un giorno volendo capire il perché ho cercato in che squadra giocasse.
nientepopodimeno che nella luiss dopo un paio di stagioni nel roma city (che non so nemmeno cosa sia).
carrierone.
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07/05/2024, 9:23

mimmo ha scritto:
07/05/2024, 0:51
diakite lo vedo spesso in giro a prati.
un giorno volendo capire il perché ho cercato in che squadra giocasse.
nientepopodimeno che nella luiss dopo un paio di stagioni nel roma city (che non so nemmeno cosa sia).
carrierone.
Diakité...chi mi hai ricordato. Grandissimo
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07/05/2024, 22:45

Stock ha scritto:
01/05/2024, 8:02
Onazi non era male, era discreto pure tecnicamente. Mudingayi non scherziamo, lo adoravo, era un trattore porco dinci.
Un altro da "che fine ha fatto" è Moritz Leitner. Arrivato dal borussia (ma giocava al borussia questo?) fece sei mesi e credo un paio di presenze da noi, poi completamente sparito, leggo che è andato all'Augusta che non so manco che è, poi Norwich, poi Zurigo (2021) poi nulla. Altra grande intuizione di tare.
Leitner so quelli delle seggiovie
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07/05/2024, 23:03

mimmo ha scritto:
07/05/2024, 0:51
diakite lo vedo spesso in giro a prati.
Sicuro che sia lui? Di tizi che assomigliano a diakité ce ne sono un sacco a prati da qualche anno
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08/05/2024, 0:22

Il Sigaro ha scritto:
mimmo ha scritto:
07/05/2024, 0:51
diakite lo vedo spesso in giro a prati.
Sicuro che sia lui? Di tizi che assomigliano a diakité ce ne sono un sacco a prati da qualche anno
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08/05/2024, 7:30

ma pure Berisha (Valon)

classico "fenomeno" che arriva da noi e diventa una sega a pedali.
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08/05/2024, 9:53

ecate ha scritto:
08/05/2024, 7:30
ma pure Berisha (Valon)

classico "fenomeno" che arriva da noi e diventa una sega a pedali.
C´é da dire che sull´acquisto di Berisha (esattamente come per Kamada) nessuno ebbe da ridire, anzi. Ricordo anche che in quelle due sessioni di mercato si pensava di sostituire Milinkovic con Szoboslzlai e alla fine scelsero il kosovaro con l´ungherese che andó al Lispia.

Detto questo: Prestito con riscatto in Francia (Reimes), crollo vertiginoso con passaggio nella squadra B in terza divisione, poi due anni in Australia e adesso é tornato in Austria.
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08/05/2024, 14:12

Patric racconta il più grande talento sprecato mai conosciuto. Nell'intervista rilasciata a Lazio Style Channel, il difensore spagnolo ha svelato qualche aneddoto su Ravel Morrison, ex fantasista inglese della Lazio che però non è mai riuscito a esprimere tutte le sue qulaità in maglia bianococeleste. Queste le parole del suo ex compagno: "Come qualità in allenamento, da 9 anni che sono qua, come Ravel Morrison non c’era nessun altro. Il problema è che il calcio non è solo talento. A volte non è neanche colpa solo del calciatore, ma dell’ambiente che hai intorno. Al campo vieni un’ora e mezza, le altre 22 ore e mezza le passi con la famiglia e chi ti sta intorno. Per lui era questo il problema, ma in allenamento aveva una qualità superiore. Con questo talento era al livello di a Luis Alberto, forse anche di più negli spazi stretti. Faceva cose incredibili, però la differenza la fa la testa, il voler pedalare e questo a lui lo ha penalizzato tanto”.
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08/05/2024, 14:30

Vabbè praticamente un coglione circondato da stronzi.

INTER MERDA
Arriverà quel giorno...

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08/05/2024, 18:44

Contea ha scritto:
08/05/2024, 9:53
ecate ha scritto:
08/05/2024, 7:30
ma pure Berisha (Valon)

classico "fenomeno" che arriva da noi e diventa una sega a pedali.
C´é da dire che sull´acquisto di Berisha (esattamente come per Kamada) nessuno ebbe da ridire, anzi. Ricordo anche che in quelle due sessioni di mercato si pensava di sostituire Milinkovic con Szoboslzlai e alla fine scelsero il kosovaro con l´ungherese che andó al Lispia.

Detto questo: Prestito con riscatto in Francia (Reimes), crollo vertiginoso con passaggio nella squadra B in terza divisione, poi due anni in Australia e adesso é tornato in Austria.
ah si si, era per dire che puntualmente quando arrivano da noi diventano seghe vere. tipo Muriqui, che non era in grado neppure di stare in piedi.

boh, sarà l'ambiente
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09/05/2024, 5:53

mimmo ha scritto:
07/05/2024, 0:51
diakite lo vedo spesso in giro a prati.
un giorno volendo capire il perché ho cercato in che squadra giocasse.
nientepopodimeno che nella luiss dopo un paio di stagioni nel roma city (che non so nemmeno cosa sia).
carrierone.
Avrà iniziato a giocare da mediano davanti alla difesa poi?
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10/05/2024, 22:11

Vabbè diakitè era proprio scarso . Ha tratto il massimo.
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Chiamalo scemo

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14/05/2024, 10:21

Faccio un tuffo nel passato per quanto riguarda la primavera o giovanissime promesse:

Chris Ikonomidis ve lo ricordate? Ormai 29enne, é tornato in Australia e non é mai andato oltre i 5 gol stagionali.

Alessandro Rossi invece ha 29 anni e milita in Serie C nel Monterosi. Anche di lui si parlava un gran bene dopo aver vinto la classifica dei capocannonieri in primavera.

Mamadou Tunkara, considerato forte almeno quanto Keita, é finito in Serie D all´Avezzano

E poi, il mitico duo Pedro Neto e Bruno Jordao. Il primo sta facendo una buonissima carriera in Premier, condita con qualche sporadica convocazione in nazionale. Il secondo invece non é piú gestito da Gestifute (Mendes) ed é finito in Polonia.
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14/05/2024, 10:33

ceccarelli gioca ancora?
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15/05/2024, 7:11

mimmo ha scritto:
14/05/2024, 10:33
ceccarelli gioca ancora?
In serie C, nel picerno.

Io gioco a football manager e parto sempre dalla serie C, stanno tutti lì. Praticamente la serie C è formata per un buon 10% da giocatori provenienti dalla primavera della Lazio.
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15/05/2024, 7:14

Contea ha scritto:
14/05/2024, 10:21


E poi, il mitico duo Pedro Neto e Bruno Jordao. Il primo sta facendo una buonissima carriera in Premier, condita con qualche sporadica convocazione in nazionale. Il secondo invece non é piú gestito da Gestifute (Mendes) ed é finito in Polonia.
Pedro neto si vedeva che era buono già dalle due presenze in croce che fece da noi. Solo che 1) non c'entrava un cazzo col 3-5-2 di inzaghi, 2) credo che in realtà fosse solo parcheggiato da noi. Ma col senno di poi se non era così mandarlo via fu una stronzata enorme. Come io temo lo sia stata mandare via luka romero (3 gol in 9 presenze all'almeria da gennaio).
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15/05/2024, 9:53

Stock ha scritto:
15/05/2024, 7:14
Contea ha scritto:
14/05/2024, 10:21


E poi, il mitico duo Pedro Neto e Bruno Jordao. Il primo sta facendo una buonissima carriera in Premier, condita con qualche sporadica convocazione in nazionale. Il secondo invece non é piú gestito da Gestifute (Mendes) ed é finito in Polonia.
Pedro neto si vedeva che era buono già dalle due presenze in croce che fece da noi. Solo che 1) non c'entrava un cazzo col 3-5-2 di inzaghi, 2) credo che in realtà fosse solo parcheggiato da noi. Ma col senno di poi se non era così mandarlo via fu una stronzata enorme. Come io temo lo sia stata mandare via luka romero (3 gol in 9 presenze all'almeria da gennaio).
Romero che peraltro ha pure avuto di recente un infortunio grave, se non sbaglio.
Comunque può darsi che pure lui fosse qui in parcheggio, altrimenti tutto 'sto casino per non dare un premio ai procuratori per un ragazzo promettente di 18 anni mi sembrerebbe una follia persino per Lotito.
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15/05/2024, 10:30

Romero è una sega.
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15/05/2024, 10:30

Si ma chiedevano 5 mln di commissioni.

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15/05/2024, 13:20

Daniele_1991 ha scritto:
15/05/2024, 10:30
Romero è una sega.
Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
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15/05/2024, 16:26

"Ogni volta che noi giovani venivamo mandati in prestito io ero tra quelli che dimostravano di più, lo dicono i numeri". Parlava così qualche mese fa, in esclusiva ai nostri microfoni, Joseph Minala ripercorrendo le tappe della sua carriera. L'ex centrocampista della Lazio non ha mai avuto la chance di dire la sua in Prima Squadra, neanche quando le esperienze in prestito gli avevano permesso di mettersi in mostra, crescere e maturare. La continuità, d'altronde, è stata una costante che lo ha accompagnato fin da ragazzo. Dalla Primavera biancoceleste, passando per i prestiti a Salerno e non solo, fino ad arrivare all'attuale parentesi maltese con la maglia dello Sliema Wanderers.
Con i colori giallo e blu indosso ha appena concluso una stagione speciale, in cui è stato protagonista di ottime prestazione (trovando anche quattro volte la via del gol e qualificandosi ai playoff di Conference League) e al termine della quale ha conquistato uno storico trofeo. Lo scorso 12 maggio, mentre a Roma si celebravano i 50 anni dal primo Scudetto, l'ex giocatore laziale alzava al cielo il Maltese FA Trhophy, battendo ai calci di rigore il Floriana. Partito titolare e in campo tutti e 120' di gioco, Minala non solo è stato tra i migliori della sua formazione, ma dagli undici metri ha anche segnato il rigore decisivo che ha permesso allo Sliema Wanderers di vincere il cinquantunesimo titolo della sua storia. Malta, così si tinge ancor più di bianoceleste. Dopo la vittoria in campionato dell'Hamrun Spartans, guidato da Zauri (allenatore) e Marchetti (portiere), anche Minala porta un po' di Lazio sull'isola.
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15/05/2024, 23:26

Floriana quella del grande fratello 1?

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16/05/2024, 17:03

Un´altro grande "talento", pagato la bellezza di 7mio é Raul Moro tra Serie B italiana (Ternana) e Serie B spagnola é riuscito a collezionare 1 gol in piú di 50 partite. E questo da attaccante (o ala).

Altro discorso per l´argentino "Escalante" che continua a fare la sua modestissima carriera nelle basse classifiche della Liga (Cadice).
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16/05/2024, 18:23

Il Sigaro ha scritto:
15/05/2024, 16:26
"Ogni volta che noi giovani venivamo mandati in prestito io ero tra quelli che dimostravano di più, lo dicono i numeri". Parlava così qualche mese fa, in esclusiva ai nostri microfoni, Joseph Minala ripercorrendo le tappe della sua carriera. L'ex centrocampista della Lazio non ha mai avuto la chance di dire la sua in Prima Squadra, neanche quando le esperienze in prestito gli avevano permesso di mettersi in mostra, crescere e maturare. La continuità, d'altronde, è stata una costante che lo ha accompagnato fin da ragazzo. Dalla Primavera biancoceleste, passando per i prestiti a Salerno e non solo, fino ad arrivare all'attuale parentesi maltese con la maglia dello Sliema Wanderers.
Con i colori giallo e blu indosso ha appena concluso una stagione speciale, in cui è stato protagonista di ottime prestazione (trovando anche quattro volte la via del gol e qualificandosi ai playoff di Conference League) e al termine della quale ha conquistato uno storico trofeo. Lo scorso 12 maggio, mentre a Roma si celebravano i 50 anni dal primo Scudetto, l'ex giocatore laziale alzava al cielo il Maltese FA Trhophy, battendo ai calci di rigore il Floriana. Partito titolare e in campo tutti e 120' di gioco, Minala non solo è stato tra i migliori della sua formazione, ma dagli undici metri ha anche segnato il rigore decisivo che ha permesso allo Sliema Wanderers di vincere il cinquantunesimo titolo della sua storia. Malta, così si tinge ancor più di bianoceleste. Dopo la vittoria in campionato dell'Hamrun Spartans, guidato da Zauri (allenatore) e Marchetti (portiere), anche Minala porta un po' di Lazio sull'isola.
Andando su wikipedia a spulciare che tipo di giocatori possano finire a giocare a malta e’saltato fuori anche il buon vinicius, terzino brasiliano creso da 0 presenze con noi, ma esubero costante da piazzare per tipo 5/6 estati
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16/05/2024, 20:55

Contea ha scritto:
16/05/2024, 17:03
Un´altro grande "talento", pagato la bellezza di 7mio é Raul Moro tra Serie B italiana (Ternana) e Serie B spagnola é riuscito a collezionare 1 gol in piú di 50 partite. E questo da attaccante (o ala).

Altro discorso per l´argentino "Escalante" che continua a fare la sua modestissima carriera nelle basse classifiche della Liga (Cadice).
Escalante era un giocatore onesto, che ha fatto la sua onesta carriera. Preso a zero, credo che ci abbia fruttato persino una plusvalenza.
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16/05/2024, 21:23

Stock ha scritto:
15/05/2024, 13:20
Daniele_1991 ha scritto:
15/05/2024, 10:30
Romero è una sega.
Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
A supporto di quello che ho scritto, metto questo pezzo di un'intervista a pastore uscita oggi su l'ultimouomo:

Nei primi mesi hai fatto fatica, però.

Nei primi mesi a Palermo, sì, tanto. Non avevo mai lavorato tatticamente come qua in Italia, e non trovavo gli spazi giusti in campo; mi muovevo ma non mi davano mai la palla, e non perché non me la volessero dare, ma perché ero posizionato sempre male. I primi tre mesi sono stati difficilissimi.


Uno step di crescita necessario?

Penso di sì, venivo da un calcio diverso. Quando è arrivato Delio Rossi, però, è cambiato tutto. Mi ha parlato il suo primo giorno, mi ha detto: «Ho visto tutte le partite, tu ti posizioni male, è per questo che non stai giocando al tuo livello; il primo mese dopo l’allenamento con la squadra rimani un’ora in più ad allenarti con me». E così abbiamo fatto: prendeva me, Abel Hernandez, sei o sette ragazzi della Primavera, li metteva in campo e faceva girare la palla, seguendo i nostri movimenti e dandoci indicazioni. Lo facevamo tutti i giorni, e mi ha aiutato tantissimo.

Come hai accolto questa “formazione”?

Benissimo, e vedevo quanto fosse utile per me. Ho capito come dovevo giocare e ho recuperato il piacere di farlo, perché finalmente riuscivo a toccare tanto la palla, ad avere spazio per dimostrare quello che sapevo fare. Delio è l’allenatore che ha avuto l’impatto più forte sulla mia carriera in Europa, mi ha insegnato tantissimo. Dopo quel mese, è venuto da me e mi ha detto che ero pronto per giocare titolare tutte le partite. Nel frattempo lavoravo sulla forza fisica, in palestra, e anche quello è stato fondamentale.

Così si spiegano pure i grandi campionati di pandev da noi e il primo anno pazzesco di zarate. Pandev è rimasto ad alti livelli, zarate è diventato na sega a pedali. Ho sempre pensato che delio rossi sia stato il miglior allenatore avuto nell'epoca lotito.
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16/05/2024, 21:49

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16/05/2024, 21:23
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15/05/2024, 13:20
Daniele_1991 ha scritto:
15/05/2024, 10:30
Romero è una sega.
Per me no, per niente. È molto grezzo, gli servirebbe un allenatore di quelli che ti insegnano pure a camminare, che non poteva essere sarri al quale chiaramente non fregava una ceppa, né pioli che al milan ha 146 ali più pronte di romero. Però ha carattere, tigna, sa stare in campo e tecnicamente non è male.
A supporto di quello che ho scritto, metto questo pezzo di un'intervista a pastore uscita oggi su l'ultimouomo:

Nei primi mesi hai fatto fatica, però.

Nei primi mesi a Palermo, sì, tanto. Non avevo mai lavorato tatticamente come qua in Italia, e non trovavo gli spazi giusti in campo; mi muovevo ma non mi davano mai la palla, e non perché non me la volessero dare, ma perché ero posizionato sempre male. I primi tre mesi sono stati difficilissimi.


Uno step di crescita necessario?

Penso di sì, venivo da un calcio diverso. Quando è arrivato Delio Rossi, però, è cambiato tutto. Mi ha parlato il suo primo giorno, mi ha detto: «Ho visto tutte le partite, tu ti posizioni male, è per questo che non stai giocando al tuo livello; il primo mese dopo l’allenamento con la squadra rimani un’ora in più ad allenarti con me». E così abbiamo fatto: prendeva me, Abel Hernandez, sei o sette ragazzi della Primavera, li metteva in campo e faceva girare la palla, seguendo i nostri movimenti e dandoci indicazioni. Lo facevamo tutti i giorni, e mi ha aiutato tantissimo.

Come hai accolto questa “formazione”?

Benissimo, e vedevo quanto fosse utile per me. Ho capito come dovevo giocare e ho recuperato il piacere di farlo, perché finalmente riuscivo a toccare tanto la palla, ad avere spazio per dimostrare quello che sapevo fare. Delio è l’allenatore che ha avuto l’impatto più forte sulla mia carriera in Europa, mi ha insegnato tantissimo. Dopo quel mese, è venuto da me e mi ha detto che ero pronto per giocare titolare tutte le partite. Nel frattempo lavoravo sulla forza fisica, in palestra, e anche quello è stato fondamentale.

Così si spiegano pure i grandi campionati di pandev da noi e il primo anno pazzesco di zarate. Pandev è rimasto ad alti livelli, zarate è diventato na sega a pedali. Ho sempre pensato che delio rossi sia stato il miglior allenatore avuto nell'epoca lotito.
Delio?
Un grande.
Soprattutto un grande maestro.

Ecco, lo vedrei davvero bene come responsabile tecnico di una Primavera. Secondo me sarebbe in grado di sfornare campioncini a ripetizione.
Nulla contro Sanderra, che non conosco e che magari è meglio di Delio Rossi

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