Giornata indimenticabile..non ricordo cosa ho mangiato ieri sera a cena, ma posso raccontare ogni minuto di quella giornata, da quando mi sono svegliato a quando..non sono mai andato a dormire
Ah ah verissimo ....
Forza Lazio
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.) "Un motivo ci sarà"
Non dimenticherò mai quel giorno.. disteso sul prato dell’olimpico a urlare “spegnete sta radio” ogni secondo attimo era qualcosa di indescrivibile… poi il boato la gente che correva che piangeva.. speriamo di rivivere quei momenti il prima possibile
orgolgio,blasone,eccitazione,fomento ,consapevolezza;come recitava il motto degli irr, spavaldi di essere... anni magici ,pure quando non se vinceva; l'unica volta che ho rivissuto queste sensazioni nell'era della gestione è stata nella scorsa stagione,troppo poco ogni 17 anni...
forza Lazio
ero certo che la juve non avrebbe vinto quel giorno ma pensavo in un pareggio che avrebbe portato ad un epilogo incredibile: uno spareggio in cui gli avremmo sdrumati.
Fila 53 e posto 17 fino al fischio finale poi avanti e dietro lungo la Tribuna parte alta, startac motorola scarico e la radiocronaca in sottofondo...poi il delirio dall'invasione al carosello ai baci agli abbracci al circo massimo.
Una cosa che non scorderò mai fu quando uscii di casa e dissi ai miei: ci vediamo stanotte.
Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Ero in seconda elementare, fu una rivincita enorme in una classe di soli romanisti, in tutto l'anno mio eravamo due tre bambini laziali penso.
Ricordo perfettamente la giornata interminabile, vissuta a casa tra radio e novantesimo minuto, con Collina (mitico) che fa rimbalzare il pallone sconsolato pur di far giocare la partita. Gli juventini ancora rosicano nella loro arroganza convinti di aver subito un torto (attaccatevi a sta ceppa). L'incredulità al gol di Calori, l'invasione dalle tribune e le immagini che mostravano tutti tesissimi con le radioline accese... e poi l'esplosione, gente di sessant'anni piangere come vitelli.
Peccato non aver vissuto quel periodo irripetibile da adulto ma ricordarlo così da bambino già malato di Lazio non mi dispiace affatto, ricordo quella squadra come la più forte, con una tifoseria pazzesca, calciatori eccezionali, l'allenatore più elegante e il presidente più fico di tutti.
Piuttosto ancora non mi passa pensando all'alchimia che si era creata l'anno scorso.. tutto stroncato sul più bello. Vabbè.
Come fosse oggi, seduto su uno di quei seggiolini in basso a destra della nord.
Mentre tutti entravano in campo, accendevano torce e aprivano manicotti estintori, a me tremavano le gambe ...
E poi il delirio ...
Perugiameteo.it - "In questa giornata si è manifestata la precipitazione più disomogenea che abbia interessato la città di Perugia negli ultimi 32 anni. Peraltro, essa ha avuto un incredibile risalto mediatico in quanto, ha pesantemente condizionato l’evento sportivo dell’anno, Perugia-Juventus, che si svolgeva allo stadio Pian di Massiano; partita che assegnava lo scudetto del campionato di serie A di calcio 1999/2000. Comunque, al di là di questo curioso risvolto sportivo, l’evento meteorologico ha dignità di essere ugualmente menzionato per l’intensità e anche per la particolarità con cui si è sviluppato. Infatti, il fenomeno meteo è iniziato intorno alle 14 e si è protratto fino alle 17. La linea temporalesca si è sviluppata a sud di Perugia, dai rilievi tra Deruta e Bettona e poi, con direzione sud-est nord-ovest, si è addossata su Monte Malbe- Colle della Trinità di Perugia, situati ad ovest della città. Il nubifragio ha stazionato per tre ore su questa linea di sviluppo, tanto da produrre accumuli di pioggia notevoli pari a 85 mm registrati a San Sisto, 50mm a pian di Massiano, 100mm a Deruta, dove si sono avuti anche accumuli di grandine fino a mezzo metro di altezza. Di converso, nei settori nord e nord- est e ed est della città, la precipitazione è stata quasi nulla."
Ovviamente ricordo tutto di quel giorno, ma essendo dell 89 avrei sicuramente voluto avere qualche anno in più.
I COLORI DEI NOSTRI PADRI, I COLORI DEI NOSTRI FIGLI
Rimpianto enorme per quello che avremmo potuto e dovuto essere.
Ho l'immagine impressa del tabellone dell'Olimpico che erroneamente riportó Cappioli anziché Calori nel tabellino dei marcatori.
Avevo 6 anni, tutti i ricordi che ho sono flash che si mescolano come in un cocktail di cui non sai più distinguere gli ingredienti. Mio nonno era venuto a mancare un mese prima e, a quanto racconta mio padre, diceva sempre che avrebbe voluto vedere un altro scudetto della Lazio prima di andarsene. Si possono provare i brividi per un passato che si ricorda appena solo vagamente?
Che meraviglia... La vera estasi!
Dalla Curva al campo, dentro l'area sotto la Nord non ricordo fino a che ora. E poi un proseguimento di giornata in giro per Roma memorabile, tra piazze, pub, case di amici, ecc.
Rientrato a casa la mattina dopo, alle 8:00 più o meno.