non so se lo hai già visto, molto bello:
per alphonse
- alphonse
- Località: Roma
Chissà perché oggi ho sentito l'impulso di entrare nel Forum...
Sì, lo avevo visto, ma grazie del pensiero, mi inorgoglisce questa tua speciale dedica. "Il più grande atleta dell'atletica azzurra".
Ma forse di più.
Grazie!
Sì, lo avevo visto, ma grazie del pensiero, mi inorgoglisce questa tua speciale dedica. "Il più grande atleta dell'atletica azzurra".
Ma forse di più.
Grazie!
Il "recupera... recupera.... recupera... HA VINTO!!" mi ha fatto commuovere, veramente da brividi.
- alphonse
- Località: Roma
Una corsa straordinaria.sciarpetta ha scritto: ↑06/09/2019, 18:44Il "recupera... recupera.... recupera... HA VINTO!!" mi ha fatto commuovere, veramente da brividi.
A differenza del mondiale a Mexico City che non passò in tv, ma apprendemmo del record solo al tg serale (io stavo a Cascia in vacanza e stavo in un posto all'aperto che chiamavamo Chiosco, il telegiornale diede la notizia che si propagò come un'onda... era il '79 ed i mezzi di comunicazione erano quelli che erano, non vedevamo l'ora che arrivasse la mattina per prendere i giornali) quando Pietro corse a Mosca era tardo pomeriggio, occhio e croce, saranno state le 19 più o meno, vado a memoria, stavo a Roma e la corsa di Mennea era attesa come una finale mondiale.
Mi ricordo che durante il riscaldamento scese attorno a me un silenzio spettrale, sembrava quasi che non circolassero neppure le macchine e forse si fermarono davvero.
Correva Mennea, vanto e orgoglio italiano.
Dopo lo sparò venti secondi terrificanti e poi un'esplosione, io impazzii perché quella vittoria era come se avesse vinto ognuno di noi, ogni italiano, ogni suo tifoso. Fu la mia più grande gioia sportiva e nessuno mi avrebbe fatto più gioire tanto, Lazio a parte, ovviamente.
Non ero più un ragazzino, avevo quasi 18 anni, ma piansi come un bambino, una gioia incontenibile. Avevamo tutti noi raggiunto l'oro olimpico con Lui.
Qualche settimana dopo a Roma fu organizzato un meeting che prese il nome di Golden Gala proprio per celebrare la sua vittoria a Mosca.
Decine di migliaia di persone che iniziarono a scandire ritmicamente il suo nome appena lo speaker lo presentò al pubblico, Pietro! Pietro! Pietro! ... Pazzesco, pazzesco.
Corse in 20''03 record mondiale stagionale ed una delle prestazioni migliori (slm) di tutti i tempi.
PS La prima volta che vidi in tv Mennea fu per la finale dei Giochi di Monaco '72, finale dei 200 piani. Quella volta ero davvero piccolo, avevo circa 10 anni, ma già mi piaceva la velocità. Stavo a Cascia e stavo per uscire per andare a giocare coi miei amici quando mio nonno, che era stato buon atleta a livello regionale, campione di fondo, ma velocista mancato, colui che mi avrebbe trasmesso la passione per la corsa, ma non fui mai bravo come lui, mi fermò e mi disse, ancora me lo ricordo, aspetta che c'è "un italiano" in finale...
Non troppo convinto rimasi davanti alla tv con lui, mi sembrava brutto non raccogliere il suo invito benché scalpitassi perché sentivo i miei amichetti fuori, e vidi quella corsa eccezionale che fece a Monaco, vent'anni, medaglia d'argento dietro l'immenso Borzov con cui avrebbe riperso agli Europei, ma che avrebbe ribattuto agli Europei del '78 a Praga, una corsa che mi segnò per sempre. Mi innamorai perdutamente di Lui.
Anni dopo Gianni (Elsner) mi regalò una delle più belle gioie della mia vita: mi mandò a prenderlo a via Silla per portarlo in radio e me lo fece intervistare, mi disse che nessun non professionista meritava più di me di intervistarlo. Anche perché, aggiunse, io che cazzo gli chiedo a Mennea?
Gianni gli raccomandò di portarmi una sua maglia, che ovviamente ancora conservo e uso per correre quando raramente vado a farlo (una volta uno sbandato, proprio sbandato, non per modo di dire, mi venne quasi addosso per chiedermi, ma chi te l'ha data 'sta majetta? Pietro Mennea! Seeee... e se ne tornò per la sua strada! Giuro!), era quella che aveva indossato a Pechino per correre anche lì attorno ai 20'', mi pare 20''05, ma vado a braccio.
Solo Giorgio ho amato più di lui. Ti ho detto tutto.
- Pesciolino
- Località: Roma
che bel racconto, grazie Alfonsoalphonse ha scritto: ↑06/09/2019, 22:53Una corsa straordinaria.sciarpetta ha scritto: ↑06/09/2019, 18:44Il "recupera... recupera.... recupera... HA VINTO!!" mi ha fatto commuovere, veramente da brividi.
A differenza del mondiale a Mexico City che non passò in tv, ma apprendemmo del record solo al tg serale (io stavo a Cascia in vacanza e stavo in un posto all'aperto che chiamavamo Chiosco, il telegiornale diede la notizia che si propagò come un'onda... era il '79 ed i mezzi di comunicazione erano quelli che erano, non vedevamo l'ora che arrivasse la mattina per prendere i giornali) quando Pietro corse a Mosca era tardo pomeriggio, occhio e croce, saranno state le 19 più o meno, vado a memoria, stavo a Roma e la corsa di Mennea era attesa come una finale mondiale.
Mi ricordo che durante il riscaldamento scese attorno a me un silenzio spettrale, sembrava quasi che non circolassero neppure le macchine e forse si fermarono davvero.
Correva Mennea, vanto e orgoglio italiano.
Dopo lo sparò venti secondi terrificanti e poi un'esplosione, io impazzii perché quella vittoria era come se avesse vinto ognuno di noi, ogni italiano, ogni suo tifoso. Fu la mia più grande gioia sportiva e nessuno mi avrebbe fatto più gioire tanto, Lazio a parte, ovviamente.
Non ero più un ragazzino, avevo quasi 18 anni, ma piansi come un bambino, una gioia incontenibile. Avevamo tutti noi raggiunto l'oro olimpico con Lui.
Qualche settimana dopo a Roma fu organizzato un meeting che prese il nome di Golden Gala proprio per celebrare la sua vittoria a Mosca.
Decine di migliaia di persone che iniziarono a scandire ritmicamente il suo nome appena lo speaker lo presentò al pubblico, Pietro! Pietro! Pietro! ... Pazzesco, pazzesco.
Corse in 20''03 record mondiale stagionale ed una delle prestazioni migliori (slm) di tutti i tempi.
PS La prima volta che vidi in tv Mennea fu per la finale dei Giochi di Monaco '72, finale dei 200 piani. Quella volta ero davvero piccolo, avevo circa 10 anni, ma già mi piaceva la velocità. Stavo a Cascia e stavo per uscire per andare a giocare coi miei amici quando mio nonno, che era stato buon atleta a livello regionale, campione di fondo, ma velocista mancato, colui che mi avrebbe trasmesso la passione per la corsa, ma non fui mai bravo come lui, mi fermò e mi disse, ancora me lo ricordo, aspetta che c'è "un italiano" in finale...
Non troppo convinto rimasi davanti alla tv con lui, mi sembrava brutto non raccogliere il suo invito benché scalpitassi perché sentivo i miei amichetti fuori, e vidi quella corsa eccezionale che fece a Monaco, vent'anni, medaglia d'argento dietro l'immenso Borzov con cui avrebbe riperso agli Europei, ma che avrebbe ribattuto agli Europei del '78 a Praga, una corsa che mi segnò per sempre. Mi innamorai perdutamente di Lui.
Anni dopo Gianni (Elsner) mi regalò una delle più belle gioie della mia vita: mi mandò a prenderlo a via Silla per portarlo in radio e me lo fece intervistare, mi disse che nessun non professionista meritava più di me di intervistarlo. Anche perché, aggiunse, io che cazzo gli chiedo a Mennea?
Gianni gli raccomandò di portarmi una sua maglia, che ovviamente ancora conservo e uso per correre quando raramente vado a farlo (una volta uno sbandato, proprio sbandato, non per modo di dire, mi venne quasi addosso per chiedermi, ma chi te l'ha data 'sta majetta? Pietro Mennea! Seeee... e se ne tornò per la sua strada! Giuro!), era quella che aveva indossato a Pechino per correre anche lì attorno ai 20'', mi pare 20''05, ma vado a braccio.
Solo Giorgio ho amato più di lui. Ti ho detto tutto.
Impegnatissimo al lavoro?...ti si legge un pò poco!