una devastazione senza precedenti... che dite,bisogna iniziare a preoccuparsi dell'ambiente oppure è una cosa da bambini viziati svedesi ,da radical chic e via dicendo?!
https://quifinanza.it/green/video/amazz ... do/302109/
Bolsonaro uber alles?!?! Facciamo il tifo ?
https://www.vanityfair.it/news/approfon ... lle-fiamme
AMAZZONIA e SIBERIA ...
- foketto
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AMAZZONIA e SIBERIA ...
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
- cinqueditadiviolenza
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1) direi di sifoketto ha scritto: ↑23/08/2019, 22:17una devastazione senza precedenti... che dite,bisogna iniziare a preoccuparsi dell'ambiente oppure è una cosa da bambini viziati svedesi ,da radical chic e via dicendo?!
https://quifinanza.it/green/video/amazz ... do/302109/
Bolsonaro uber alles?!?! Facciamo il tifo ?
https://www.vanityfair.it/news/approfon ... lle-fiamme
2) la colpa è di una cosa vicina al capitalismo che possiamo chiamare "produzionismo"
3) Bolsonaro freddo e s'abbracciamo
4)purtroppo l'ambientalismo è invaso da troppo sentimentalismo che è controproducente se non dannoso.
- blau-weiss
- Località: Polonia
Non è per assolvere Bolsonaro ma il problema mica è lui. È tutto il sistema del commercio ad essere sbagliato. E fanno ridere le lacrime di quei leader europei che sono i primi a favorire questo sistema.
Che poi ora tutti a dire che dietro ci sono le lobby della carne e del legname ecc..
Ammesso che sia vero, basta vietare qualsiasi uso delle aree soggette all'incendio, e nel giro di qualche anno la foresta si rigenererà.
Ammesso che sia vero, basta vietare qualsiasi uso delle aree soggette all'incendio, e nel giro di qualche anno la foresta si rigenererà.
- Waldganger
- Località: Roma
È un problema non problema, per lo stile di vita iniziato con l’industrializzazione inglese che ha regalato comfort e benessere e ridotto anche il livello di sperequazione (perché prima il povero oltre ad essere povero e non avere un cazzo da mangiare era anche zozzo e lurido perché non aveva un cesso in casa e l’acqua corrente) il nostro pianeta non è in grado di sostenere industrializzazioni dei “late comer” che devono rimanere paesi sottosviluppati per pareggiare il consumo di risore dei paesi industrializzati. L’aumento massivo del consumo delle risorse e l’aumento quindi della produzione di scarti di lavorazione degli ultimi venti anni in Cina e in India ha creato un condizione di criticità maggiore che ha mandato a farsi benedire tutte le chiacchiere fatte a Kyoto nel 1997. La soluzione è semplice per mantenere la soglia di vivibilità ambientale nel paese i paesi ricchi devono rimanere tali e quelli poveri anche, in particolare l’Africa deve rimanere con una industrializzazione pari allo zero, e il sud america mantenere i livelli degli anni 80, un aumento dell’industrializzazione in quei due continenti porterebbe al collasso il sistema.
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Son finiti i giorni lieti, degli studi e degli amori, o compagni in alto i cuori e il passato salutiam.
- cinqueditadiviolenza
- Località: Roma
Si è così, ottimo intervento, nel capitalismo se esiste un ricco deve esistere anche un povero, ah una cosa però, il capitalismo è in assoluto antirazzista, oggi siamo noi i ricchi, tocca vedere tra qualche decennio.Waldganger ha scritto: ↑24/08/2019, 7:37È un problema non problema, per lo stile di vita iniziato con l’industrializzazione inglese che ha regalato comfort e benessere e ridotto anche il livello di sperequazione (perché prima il povero oltre ad essere povero e non avere un cazzo da mangiare era anche zozzo e lurido perché non aveva un cesso in casa e l’acqua corrente) il nostro pianeta non è in grado di sostenere industrializzazioni dei “late comer” che devono rimanere paesi sottosviluppati per pareggiare il consumo di risore dei paesi industrializzati. L’aumento massivo del consumo delle risorse e l’aumento quindi della produzione di scarti di lavorazione degli ultimi venti anni in Cina e in India ha creato un condizione di criticità maggiore che ha mandato a farsi benedire tutte le chiacchiere fatte a Kyoto nel 1997. La soluzione è semplice per mantenere la soglia di vivibilità ambientale nel paese i paesi ricchi devono rimanere tali e quelli poveri anche, in particolare l’Africa deve rimanere con una industrializzazione pari allo zero, e il sud america mantenere i livelli degli anni 80, un aumento dell’industrializzazione in quei due continenti porterebbe al collasso il sistema.
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- foketto
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tutto giusto,interventi che mi piacciono moltissimo,tutti. però da un principio bisogna partire : se non sei anticapitalista è inutile parlare di ambiente. o meglio,correggo il tiro : se non sei antiliberista va,che mi pare più appropriata la cosa.
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
stavo riflettendo su una cosa, però prima un paio di dati:
- l'attuale (grave eh) incendio in amazzonia non è né il primo, tantomeno il più vasto che si sia registrato nell'ultimo trentennio. è andata in fumo molta più foresta amazzonica negli anni scorsi, senza che nessuno ci si riempisse la bacheca facebook;
- le aree boschive in europa sono in aumento da decenni;
detto ciò, il 60% del polmone del pianeta è in brasile, quindi in un certo senso bolsonaro non ha tutti i torti a dire a macron "fatte li cazzi tua". L'amazzonia è patrimonio unesco? è patrimonio dell'umanità? lo è, solo in alcune parti.
Facciamo un esempio estremo: ipotizziamo che sotto pompei si trovasse uno dei giacimenti più ricchi al mondo di boh.. uranio. L'italia magari vorrebbe sbragare quelle quattro case romane per produrre ricchezza, scontrandosi con l'unesco che invece ritiene pompei patrimonio di tutto il mondo e non solo dell'italia.
un caso simile è l'amazzonia: serve a tutto il mondo per regolare il clima, ma di fatto è proprietà del brasile. come si procede? si "compra" dal brasile e si fa proteggere h24 dai caschi blu? si espropria? facciamo la guerra al brasile? e se il brasile non avesse i mezzi per contrastare l'incendio?
piccola provocazione: saresti disposti a compensare la distruzione di milioni di ettari di amazzonia piantando (pro quota) milioni di alberi nell'inquinatissima pianura padana, creando una foresta magari su terreni oggi usati dalle industrie o dall'agricoltura?
Un Bolsonaro che dicesse: "qui c'è gente che fa la fame, petrolio sotto al culo non ce ne ho, quindi sfrutto l'unica risorsa naturale che c'è. Ergo, caro macron (ad esempio), se ci tieni tanto fatte una amazzonia in francia e non mi rompere il cazzo", sarebbe un folle?
se con l'uranio di pompei potessi migliorare la vita degli italiani, manderesti a fanculo un cingalese che ti dice "pompei è pure mia, non osare toccarla"?
che poi il brasile sia un paese molto corrotto e pieno di feccia, è fuori discussione.
- l'attuale (grave eh) incendio in amazzonia non è né il primo, tantomeno il più vasto che si sia registrato nell'ultimo trentennio. è andata in fumo molta più foresta amazzonica negli anni scorsi, senza che nessuno ci si riempisse la bacheca facebook;
- le aree boschive in europa sono in aumento da decenni;
detto ciò, il 60% del polmone del pianeta è in brasile, quindi in un certo senso bolsonaro non ha tutti i torti a dire a macron "fatte li cazzi tua". L'amazzonia è patrimonio unesco? è patrimonio dell'umanità? lo è, solo in alcune parti.
Facciamo un esempio estremo: ipotizziamo che sotto pompei si trovasse uno dei giacimenti più ricchi al mondo di boh.. uranio. L'italia magari vorrebbe sbragare quelle quattro case romane per produrre ricchezza, scontrandosi con l'unesco che invece ritiene pompei patrimonio di tutto il mondo e non solo dell'italia.
un caso simile è l'amazzonia: serve a tutto il mondo per regolare il clima, ma di fatto è proprietà del brasile. come si procede? si "compra" dal brasile e si fa proteggere h24 dai caschi blu? si espropria? facciamo la guerra al brasile? e se il brasile non avesse i mezzi per contrastare l'incendio?
piccola provocazione: saresti disposti a compensare la distruzione di milioni di ettari di amazzonia piantando (pro quota) milioni di alberi nell'inquinatissima pianura padana, creando una foresta magari su terreni oggi usati dalle industrie o dall'agricoltura?
Un Bolsonaro che dicesse: "qui c'è gente che fa la fame, petrolio sotto al culo non ce ne ho, quindi sfrutto l'unica risorsa naturale che c'è. Ergo, caro macron (ad esempio), se ci tieni tanto fatte una amazzonia in francia e non mi rompere il cazzo", sarebbe un folle?
se con l'uranio di pompei potessi migliorare la vita degli italiani, manderesti a fanculo un cingalese che ti dice "pompei è pure mia, non osare toccarla"?
che poi il brasile sia un paese molto corrotto e pieno di feccia, è fuori discussione.
- Stefano Igor
- Località: Valtriano
ottimo gato. tutti froci con le foreste degli altri. come quando i ricchi di greenpeace andavano a rompere il cazzo ai pescatori portoghesi.
ci sono continenti che inquinano a bestia - non parlo di clima che è un discorso più complesso. ma di qualità e di acqua e aria - e si vorrebbe avere l 'aria e la coscienza pulite con la miseria degli altri. ovviamente ora che c'è il cattivo bolsonaro anche gli incendi sono più cattivi. solita storia. mandassero soldi e risorse per aiutarli invece di fare prediche e strumentalizzare gli incendi e de corsa pure.
ci sono continenti che inquinano a bestia - non parlo di clima che è un discorso più complesso. ma di qualità e di acqua e aria - e si vorrebbe avere l 'aria e la coscienza pulite con la miseria degli altri. ovviamente ora che c'è il cattivo bolsonaro anche gli incendi sono più cattivi. solita storia. mandassero soldi e risorse per aiutarli invece di fare prediche e strumentalizzare gli incendi e de corsa pure.
- foketto
- Località: xxx
il principio,di per se,è molto valido.Gato ha scritto: ↑24/08/2019, 12:52stavo riflettendo su una cosa, però prima un paio di dati:
- l'attuale (grave eh) incendio in amazzonia non è né il primo, tantomeno il più vasto che si sia registrato nell'ultimo trentennio. è andata in fumo molta più foresta amazzonica negli anni scorsi, senza che nessuno ci si riempisse la bacheca facebook;
- le aree boschive in europa sono in aumento da decenni;
detto ciò, il 60% del polmone del pianeta è in brasile, quindi in un certo senso bolsonaro non ha tutti i torti a dire a macron "fatte li cazzi tua". L'amazzonia è patrimonio unesco? è patrimonio dell'umanità? lo è, solo in alcune parti.
Facciamo un esempio estremo: ipotizziamo che sotto pompei si trovasse uno dei giacimenti più ricchi al mondo di boh.. uranio. L'italia magari vorrebbe sbragare quelle quattro case romane per produrre ricchezza, scontrandosi con l'unesco che invece ritiene pompei patrimonio di tutto il mondo e non solo dell'italia.
un caso simile è l'amazzonia: serve a tutto il mondo per regolare il clima, ma di fatto è proprietà del brasile. come si procede? si "compra" dal brasile e si fa proteggere h24 dai caschi blu? si espropria? facciamo la guerra al brasile? e se il brasile non avesse i mezzi per contrastare l'incendio?
piccola provocazione: saresti disposti a compensare la distruzione di milioni di ettari di amazzonia piantando (pro quota) milioni di alberi nell'inquinatissima pianura padana, creando una foresta magari su terreni oggi usati dalle industrie o dall'agricoltura?
Un Bolsonaro che dicesse: "qui c'è gente che fa la fame, petrolio sotto al culo non ce ne ho, quindi sfrutto l'unica risorsa naturale che c'è. Ergo, caro macron (ad esempio), se ci tieni tanto fatte una amazzonia in francia e non mi rompere il cazzo", sarebbe un folle?
se con l'uranio di pompei potessi migliorare la vita degli italiani, manderesti a fanculo un cingalese che ti dice "pompei è pure mia, non osare toccarla"?
che poi il brasile sia un paese molto corrotto e pieno di feccia, è fuori discussione.
a mio parere,subentra una variabile che poi fa la differenza : va bene che con l'uranio posso aumentare la ricchezza di un territorio,ma se poi da contraltare a quella ricchezza produco un danno che va ben oltre i confini (e ad esempio mi ricollego alle centrali nucleari),allora il discorso indirizzato verso la "sovranità" assume necessariamente connotazioni diverse.
io posso accettare che il Brasile indichi una quota "propria" di sfruttamento adeguato (con il quale potrei essere in disaccordo ma sarei chiamato a rispettare appunto la sovranità dello Stato brasiliano); non posso accettare che,in seguito ad una decisione dello stesso governo,si autorizzi una catastrofe planetaria.
voglio dire che se popolazioni del luogo inscenassero una protesta ad esempio in merito ad una deforestazione selvaggia nel nome del profitto,io sicuramente mi schiererei dalla parte dei popoli,così come succede in val di Susa ad esempio (e qui poi subentrano spiegazioni tecniche che ho già fornito ampiamente in entrambi i forum passati).
voglio dire che se in linea di massima condivido il principio da te esposto,ci sono poi necessari distinguo da fare.
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
- cinqueditadiviolenza
- Località: Roma
Lucio, sta volta non condivido, la Russia comunista inquinava un casino, idem la Cina di oggi.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 9:56tutto giusto,interventi che mi piacciono moltissimo,tutti. però da un principio bisogna partire : se non sei anticapitalista è inutile parlare di ambiente. o meglio,correggo il tiro : se non sei antiliberista va,che mi pare più appropriata la cosa.
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
- foketto
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e che vuol dire? non sono MAI stato filosovietico... Riccà,ehcinqueditadiviolenza ha scritto: ↑24/08/2019, 15:59Lucio, sta volta non condivido, la Russia comunista inquinava un casino, idem la Cina di oggi.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 9:56tutto giusto,interventi che mi piacciono moltissimo,tutti. però da un principio bisogna partire : se non sei anticapitalista è inutile parlare di ambiente. o meglio,correggo il tiro : se non sei antiliberista va,che mi pare più appropriata la cosa.
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
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- cinqueditadiviolenza
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Ma lo so, era per dire che anche gli stati socialisti inquinano, dovremmo rivedere molte cose nel sistema produttivo, questo intendo.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 20:24e che vuol dire? non sono MAI stato filosovietico... Riccà,ehcinqueditadiviolenza ha scritto: ↑24/08/2019, 15:59Lucio, sta volta non condivido, la Russia comunista inquinava un casino, idem la Cina di oggi.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 9:56tutto giusto,interventi che mi piacciono moltissimo,tutti. però da un principio bisogna partire : se non sei anticapitalista è inutile parlare di ambiente. o meglio,correggo il tiro : se non sei antiliberista va,che mi pare più appropriata la cosa.
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
Per me è assurdo che nel 2020 i filtri delle sigarette non siano biodegradabili.
Dando per scontato che un buon 89% dei fumatori è un incivile (basta andare in una qualsiasi spiaggia, marciapiede, parco), oltre al danno per la salute (e conseguente peso sulle casse della sanità pubblica) ma che rientra nel sacrosanto diritto che una persona può disporre del proprio corpo come crede (e del quale me ne frego), c'è anche quello ambientale.
In primis, introdurre l'obbligo del posacenere tascabile come le bustine per i padroni dei cani. Stai fumando? Non hai il posacenere? Multa 50 euro (minimo). Poi, aumentare il costo dei pacchetti di 2-3 euro, per compensare il costo ambientale. Terzo, come in Svezia (che grazie a Dio non ci dona solo thumberg) istitutore il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici, anche all'aperto: parchi, spiagge, strade (vedi Giappone), ecc. Vuoi fumare? Fumi a casa tua.
Dando per scontato che un buon 89% dei fumatori è un incivile (basta andare in una qualsiasi spiaggia, marciapiede, parco), oltre al danno per la salute (e conseguente peso sulle casse della sanità pubblica) ma che rientra nel sacrosanto diritto che una persona può disporre del proprio corpo come crede (e del quale me ne frego), c'è anche quello ambientale.
In primis, introdurre l'obbligo del posacenere tascabile come le bustine per i padroni dei cani. Stai fumando? Non hai il posacenere? Multa 50 euro (minimo). Poi, aumentare il costo dei pacchetti di 2-3 euro, per compensare il costo ambientale. Terzo, come in Svezia (che grazie a Dio non ci dona solo thumberg) istitutore il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici, anche all'aperto: parchi, spiagge, strade (vedi Giappone), ecc. Vuoi fumare? Fumi a casa tua.
- foketto
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di questo ne sono convinto,anche se molte persone (QUASI TUTTE) che dicono di ispirarsi al socialismo,confondono lo stesso con il "capitalismo di Stato", cioè proprio quello che ha caratterizzato l'URSS e che oggi,in salse diverse,vige in Cina,guarda un pò...cinqueditadiviolenza ha scritto: ↑24/08/2019, 21:19Ma lo so, era per dire che anche gli stati socialisti inquinano, dovremmo rivedere molte cose nel sistema produttivo, questo intendo.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 20:24e che vuol dire? non sono MAI stato filosovietico... Riccà,ehcinqueditadiviolenza ha scritto: ↑24/08/2019, 15:59Lucio, sta volta non condivido, la Russia comunista inquinava un casino, idem la Cina di oggi.foketto ha scritto: ↑24/08/2019, 9:56tutto giusto,interventi che mi piacciono moltissimo,tutti. però da un principio bisogna partire : se non sei anticapitalista è inutile parlare di ambiente. o meglio,correggo il tiro : se non sei antiliberista va,che mi pare più appropriata la cosa.
il capitalismo di per se ,per nascita dico,non è il male assoluto : nasce per sostituire il giogo del baratto,la circolazione della moneta in realtà a questo doveva servire. il percorso "naturale" doveva sfociare in una sorta di socialismo antesignano,poi ovviamente il corso ne è stato deviato e intorno al 1500 la borsa di Amsterdam (e come te sbaij) ha definitivamente indirizzato le risorse.
questo per dire che probabilmente in regime capitalista,se non è il massimo della vita (e lo penso), puoi tentare almeno di parare di colpi... ma se e quando arriva "un salto di qualità" (al contrario) e si afferma il liberismo selvaggio,allora il pianeta - le cui risorse sono immense ma non infinite - ovviamente cede.
sono d'accordo con l'ipocrisia del tutto occidentale ed anche quindi europea,circa le lacrime di coccodrillo,ipocrite e ingiuste : il problema non è del governo brasiliano,o almeno non soltanto del governo di quel Paese... anzi...
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- foketto
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no te prego,aumento a sti livelli no ...per tutto il resto si,mi può stare bene "fumi a casa tua" (non mi sta bene ma lo accetto),mentre l'obbligo del contenitore lo approvo in pieno : in spiaggia vado con una scatoletta ermetica in metallo,quella della liquirizia per intenderci...e non fumo MAI vicino agli altri ombrelloni : al limite chiedo,ma sempre se non ci sono bimbi,altrimenti mi allontano e basta.Gato ha scritto: ↑25/08/2019, 10:45Per me è assurdo che nel 2020 i filtri delle sigarette non siano biodegradabili.
Dando per scontato che un buon 89% dei fumatori è un incivile (basta andare in una qualsiasi spiaggia, marciapiede, parco), oltre al danno per la salute (e conseguente peso sulle casse della sanità pubblica) ma che rientra nel sacrosanto diritto che una persona può disporre del proprio corpo come crede (e del quale me ne frego), c'è anche quello ambientale.
In primis, introdurre l'obbligo del posacenere tascabile come le bustine per i padroni dei cani. Stai fumando? Non hai il posacenere? Multa 50 euro (minimo). Poi, aumentare il costo dei pacchetti di 2-3 euro, per compensare il costo ambientale. Terzo, come in Svezia (che grazie a Dio non ci dona solo thumberg) istitutore il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici, anche all'aperto: parchi, spiagge, strade (vedi Giappone), ecc. Vuoi fumare? Fumi a casa tua.
è chiaro che la cura dell'ambiente passa anche attraverso i comportamenti strettamente personali,anche se poi la differenza reale la fa la direzione industriale e "produttiva". è ovvio che una presa di coscienza personale costituisce humus ideale per far crescere una certa idea di civiltà,questo si...
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
eh lo so, ma vado troppo in cappella quando devo fare lo slalom in mezzo alle cicche.
Tornando seri, tu saresti favorevole ad erogare indennizzi economici al brasile (ed altri paesi) per interrompere le attività di disboscamento e far tornare l'amazzonia (e altre foreste chiave, bacini idrici, ecc) ai livelli pre era industriale?
se oggi grazie al legname fatturi x, io FMI, onu, o chi cazzo che so, te li do ma tu ti impegni a non toccare più manco un cespuglio e a ripristinare le zone disboscate.
oppure caschi blu a protezione dell'amazzonia e, se necessario, guerra al brasile.
Tornando seri, tu saresti favorevole ad erogare indennizzi economici al brasile (ed altri paesi) per interrompere le attività di disboscamento e far tornare l'amazzonia (e altre foreste chiave, bacini idrici, ecc) ai livelli pre era industriale?
se oggi grazie al legname fatturi x, io FMI, onu, o chi cazzo che so, te li do ma tu ti impegni a non toccare più manco un cespuglio e a ripristinare le zone disboscate.
oppure caschi blu a protezione dell'amazzonia e, se necessario, guerra al brasile.
- mimmo
- Località: Roma
ma che state a di'. le cicche per terra non le butta nessuno....
(sta foto girava qualche giorno fa sui social. in america, mo non ricordo dove, sto ragazzo quei due secchi li riempì in un paio di giorni)
(sta foto girava qualche giorno fa sui social. in america, mo non ricordo dove, sto ragazzo quei due secchi li riempì in un paio di giorni)
- foketto
- Località: xxx
a parte l'ultima riga,sono d'accordo al 100%.Gato ha scritto: ↑27/08/2019, 10:22eh lo so, ma vado troppo in cappella quando devo fare lo slalom in mezzo alle cicche.
Tornando seri, tu saresti favorevole ad erogare indennizzi economici al brasile (ed altri paesi) per interrompere le attività di disboscamento e far tornare l'amazzonia (e altre foreste chiave, bacini idrici, ecc) ai livelli pre era industriale?
se oggi grazie al legname fatturi x, io FMI, onu, o chi cazzo che so, te li do ma tu ti impegni a non toccare più manco un cespuglio e a ripristinare le zone disboscate.
oppure caschi blu a protezione dell'amazzonia e, se necessario, guerra al brasile.
il discorso della guerra al Brasile...forse sarebbe più giusto farla a tutti quei Paesi (Francia in primis) che a parole condannano il Brasile di Bolsonaro (che pure è un mezzo criminale) ma che in realtà creano e anzi COSTRUISCONO SCIENTEMENTE le basi per uno sfacelo che sembra sempre piovere dal cielo e per mano di altri o per pura casualità.
l'ipocrisia regna e se non cambiamo sistema produttivo (e conseguente visione sociale) a livello globale (ha ragione 5dita) non ne usciamo fuori.
te lo sbatti,tu Macron,che attacchi la politica brasiliana se nel contempo combini disastri ovunque e crei le premesse per crearne di nuovi laddove non puoi mettere mano direttamente...
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
- foketto
- Località: xxx
pazzesco
Questa Maglia quando ti entra nel cuore lo avvolge e ne assume le sembianze. Ma che ne sanno gli altri... (Fefè).
Anche in una spiaggia PARADISIACA vicino Stintino, in Sardegna, in una settimana raccolti 20000 mozziconi.
- Waldganger
- Località: Roma
dell’Amazzonia polmone verde della terra che bruciava lo leggevo sul sussidiario delle elementari quando andavo a scuola, poi sono cresciuto. Mi sa che Macron invece è rimasto psicologicamente a quell’età visto che si è innamorato della madre. Che sia a capo di una nazione anche più importante dell’Italia ne indica la deriva che ha ormai preso quel paese. Mi tengo stretto Renzi, Berlusconi e Salvini almeno nun se scopano fregne co le grinze.Blevins ha scritto:er dramma dell'amazzonia
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