No non è così.IO_DistintaMente ha scritto: ↑04/03/2022, 13:17
se l'ucraina vuole entrare in europa allora il donbass ha lo stesso diritto di rimanere in russia
In punta di diritto, come direbbero quelli bravi, il diritto alla secessione non appartiene alle comunità lingustiche/etniche. E' previsto solo in quegli Stati federali che si definiscono come associazione volontaria di singole repubbliche. L'URSS e la Jugoslavia lo erano, ed ecco perché le istanze secessionistiche sono state accettate dalla comunità internazionale, almeno quelle delle repubbliche; invece la Krajna serba non poteva secedere dalla Croazia, il Kosovo non avrebbe potuto secedere dalla Serbia né la Cecenia si è staccata dalla Russia, perché non erano repubbliche costituive dell'unione.
Poi è chiaro che la storia non è mai giusta e coerente: i vincitori possono più dei vinti, ed ecco perché i serbi hanno perso il Kosovo (che non era repubblica ma provincia della Serbia, e quindi non aveva diritto all'indipendenza) e non hanno ottenuto la Krajina (provincia a maggioranza serba della Croazia).
Ovviamente al di là del diritto, conta anche la politica, ma la tua equazione Ucraina in UE = diritto dei russofoni a secedere non è affatto auotmatica né esatta.
Ciò non toglie che si possano considerare valide le richieste dei russofoni perché al di là del diritto contano anche altri fattori (eventuali discriminazioni/persecuzioni etc.).
Comunque per risponde ad alcune interpretazioni che ho letto qui, io non credo né al complotto americano né alla pazzia di Putin.
Al primo non credo perché quando scoppia la guerra non sai mai come cadono le carte, ed è sempre un azzardo. Inoltre la capacità di manovrare gli altri da parte degli americani è molto più limitata di quanto si pensi.
Alla seconda non credo perché è una spiegazione un po' troppo facile: Saddam era pazzo, Gheddafi era pazzo, Putin è pazzo. So tutti matti tranne noi.
Credo invece sia una guerra molto classica come non se ne vedevano da tempo. Una guerra per gli spazi e i territori più che per le risorse economiche in senso stretto. Credo sia scoppiata perché ognuno è figlio della sua cultura e della sua storia. Putin è un governatore russo classico, come uno zar o un Breznev, che ha ben chiare le esigenze del suo paese; gli ucraini sono nipoti di una carestia e figli del comunismo per cui non si fideranno mai dei russi.
Entrambe le parti hanno ragione, o perlomeno le loro ragioni.
Diciamo che in questo clima un po' isterico, io prendo in considerazione anche le ragioni russe. Certo però che le ragioni un po' le perdi se traasformi un blitz per cambiare un governo in una guerra ad alzo zero dove cannoneggi tutto e tutti.
A proposito, questa guerra ha pure qualche "curiosità" che forse rivela molti intrecci nascosti che non comprendiamo: l'Fsb russo che avrebbe avvertito gli ucraini del tentativo di uccidere il loro presidente (ma potrebbe essere disinformazione ucraina, di certo se l'Ucraina avesse davvero una fonte ai massimi vertici dell'apparato di sicurezza russo non credo avrebbero diffuso questa notizia); la mancata trega per i corridoi umanitari che secondo me favorisce più i combattenti ucraini che l'esercito russo; infine lo spione russo ammazzato oggi dagli ucraini