Giorgione
Ciao Giorgione
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
- Jolly roger
- Località: Padova - Ostuni
- ValerioFiori
- Località: Roma
Dice, devi spiegare a uno cos'è la lazialità e hai a disposizione una foto.
Fatto.
Fatto.
Il prossimo che dice una parola su Muriqi lo faccio volare. Il giocatore va incoraggiato
- Cri72
- Località: Manziana
- Per aspera ad astra
- Località: Roma
Ciao Gio’
Farò, quel che potrò, per la mia Lazio...
Farò, quel che potrò, per la mia Lazio...
Farò, quel che potrò , per la mia Lazio...
- Kit Teller
- Località: ROMA
W LONG JOHN.
Grazie Giò.
Grazie Giò.
INSULTARE L'AVVERSARIO, INTIMIDIRE L'ARBITRO, OSANNARE I NOSTRI EROI : = SCUDETTO LAZIO
- marvin
- Località: Roma
- mimmo
- Località: Roma
foto fantasticaCri72 ha scritto:Anche questa però...non male eh...
- Isp4nico
- Località: Civitavecchia
Ciao Gio...!
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Il momento che mostra il piede
Deve essere stata una goduria unica
Per chi se visto e goduto dal vivo
Giorgione .
Deve essere stata una goduria unica
Per chi se visto e goduto dal vivo
Giorgione .
- Nicomcm
- Località: Roma
GIORGIO CHINAGLIA È IL GRIDO DI BATTAGLIA.
I COLORI DEI NOSTRI PADRI, I COLORI DEI NOSTRI FIGLI
- Cri72
- Località: Manziana
Ciao Giò...nove anni mannaggia tutto mannaggia
Long John evviva Long John...
Long John evviva Long John...
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
Io Chinaglia ovviamente non l'ho vissuto, ma mi ricordo Lazio - napoli dopo la sua scomparsa... il telone con la sua immagine, il minuto di raccoglimento e quei bastardi che fischiavano e cantavano... e il ruggito della gente subito dopo. Stavo in Tevere, dove solitamente c'è gente più grande e tantissimi Chinaglia lo avevano vissuto dal vivo, erano avvelenati, gente con gli occhi di fuori, e quella sera vincemmo con due gol molto "chinaglieschi"... la bomba di candreva che piega le mani al portiere sotto la nord e la rovesciata di mauri. Una serata da brividi.
A 0:23 la reazione della tribuna...
A 0:23 la reazione della tribuna...
Il tempo ci darà la risposta.
Ero a Piazza Acilia quando lessi la notizia dell sua morte. Chiamo mio padre che a momenti sviene.
A quel Lazio - napoli presente in Nord, quanto ho urlato dopo il minuto di “silenzio”.
Mi fa ancora male la gola.
Ciao Giorgio!
A quel Lazio - napoli presente in Nord, quanto ho urlato dopo il minuto di “silenzio”.
Mi fa ancora male la gola.
Ciao Giorgio!
- Ruben Sosa
- Località: Roma
Io non ho mai sentito la nord ruggire in quel modo. Senza esagerare.Stock ha scritto: ↑01/04/2021, 9:27Io Chinaglia ovviamente non l'ho vissuto, ma mi ricordo Lazio - napoli dopo la sua scomparsa... il telone con la sua immagine, il minuto di raccoglimento e quei bastardi che fischiavano e cantavano... e il ruggito della gente subito dopo. Stavo in Tevere, dove solitamente c'è gente più grande e tantissimi Chinaglia lo avevano vissuto dal vivo, erano avvelenati, gente con gli occhi di fuori, e quella sera vincemmo con due gol molto "chinaglieschi"... la bomba di candreva che piega le mani al portiere sotto la nord e la rovesciata di mauri. Una serata da brividi.
Il funerale senza bara al Cristo Re con la lettera letta da Pulici. E poi questa serata magica.
Evviva Long John!
- aquila nel cuore
- Località: ..
Di quel periodo, seppur bambino, mi ricordo tante cose: di te, di quella Lazio, del Maestro, delle partitelle giù in strada con i miei amichetti (quasi tutti o juventini o milanisti o romanisti) ed io, che a quel tempo non ero affatto male e i golletti li segnavo, facevo la telecronaca e gridavo il tuo nome atteggiandomi spavaldamente a petto in fuori...
Mi ricordo di quello scudetto, dei brutti momenti, quella sera che mio papà arrivò a casa bianco in faccia dicendoci di ciò che era capitato a cecco.
E mi ricordo della tua partenza per gli usa, del tuo ritorno, di quella partita giocata un tempo con una maglia, un altro con la nostra, anzi la "tua" maglia.
Ho ancora con me il tuo 45 giri scritto dai De Angelis e quando lo guardo ripenso a quanto sei stato bello e grande per tutti noi.
Poi, come fosse un altro scherzo, un'altra beffa del destino, te ne sei andato il 1º aprile, non ci credevo allora, figuriamoci oggi.
Sei e resterai ancora per sempre.
Perché le leggende vivono in eterno.
Ciao giò
Mi ricordo di quello scudetto, dei brutti momenti, quella sera che mio papà arrivò a casa bianco in faccia dicendoci di ciò che era capitato a cecco.
E mi ricordo della tua partenza per gli usa, del tuo ritorno, di quella partita giocata un tempo con una maglia, un altro con la nostra, anzi la "tua" maglia.
Ho ancora con me il tuo 45 giri scritto dai De Angelis e quando lo guardo ripenso a quanto sei stato bello e grande per tutti noi.
Poi, come fosse un altro scherzo, un'altra beffa del destino, te ne sei andato il 1º aprile, non ci credevo allora, figuriamoci oggi.
Sei e resterai ancora per sempre.
Perché le leggende vivono in eterno.
Ciao giò
Ultima modifica di aquila nel cuore il 01/04/2021, 11:50, modificato 1 volta in totale.
- Il Sigaro
- Località: Roma
Ciao, Giorgio.
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
- Nicomcm
- Località: Roma
- Derek
- Località: Frosinone
Ricordo mio papà commuoversi il giorno della sua morte.
Ciao Giorgio.
Ciao Giorgio.
"Essere Laziali è qualcosa di speciale, diverso dalla massa"
- Cri72
- Località: Manziana
Tanti auguri Giò...
Long John evviva Long John....
Long John evviva Long John....
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
- ValerioFiori
- Località: Roma
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Il prossimo che dice una parola su Muriqi lo faccio volare. Il giocatore va incoraggiato
- aquila nel cuore
- Località: ..
Ciao Giorgio.
Per sempre nel cuore e nella storia biancoceleste.
- suggs1966
- Località: Roma
"Di Lazio ci si ammala inguaribilmente”
Ciao Giò, è grazie a te che sono diventato Laziale quando da bambino mio padre mi portava allo stadio solo per vedere te
Ciao Giò, è grazie a te che sono diventato Laziale quando da bambino mio padre mi portava allo stadio solo per vedere te
- suggs1966
- Località: Roma
Posto un bellissimo articolo
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Chinaglia, 10 anni senza Giorgio sono tanti e sono niente
Dieci anni senza Giorgio, perché c’era Giorgio e poi il resto. Tutto il resto e non è poco. Ma oltre i numeri, i record, le presenze, c’era Giorgio. Padre di tutti gli dei, Zeus dell’Olimpo (bianco)celeste. Chinaglia è stato tutto, perché è andato oltre l’immaginazione, incarnando i sogni più reconditi del tifoso, dando vita a una leggenda che dura ancora oggi e durerà per sempre, finché quell’ideale che è la Lazio si tramanderà di padre in figlio. Chinaglia è proprietà immanente all’essere laziale, perché al di là degli errori commessi, resta quanto fatto in campo, un oceano di sentimento generato in quei sette anni di campo in cui fu l’anima, la speranza, il grido di battaglia. Oggi, Giorgio, non avesse giocato nella Lazio, ma in altre squadre, sarebbe protagonista di film, romanzi, serie tv, speciali di qualche tv satellitare. Sarebbe un’icona nazionalpopolare, snaturata e annacquata, per renderlo digeribile anche a un pubblico dal visus limitato e troppo ipocrita per capire un personaggio che è sempre andato controcorrente, bastian contrario per indole, sfacciato e sfrontato da risultare odioso a chi non l’aveva dalla sua parte. Fu massacrato per il “vaffa” a Valcareggi, massacrato come altri idoli biancocelesti in nazionale come Signori e Immobile.
La Lazio e la nazionale di calcio. Mondi lontani che forse non si toccheranno mai. Una è il conformismo, il convenzionalismo dell’essere tutti amici e fratelli solo quando scatta(va) un Mondiale o un Europeo; l’altra è l’autonomia di pensiero, l’originalità, l’indipendenza di essere ciò che si vuole, dell’essere fuori dal branco in una città dove altri (tanti) vorrebbero imporre il pensiero unico del romanismo, dove s’è sdoganato il falso storico che romano è romanista, sfruttando fiction ciarliere, film dei Vanzina e altri simili espedienti. Chinaglia aveva capito subito, forse in anticipo, come girava il mondo a Roma e non solo. Per questo s’era caricato la Lazio sulle spalle, l’aveva portata fuori da una sorta di angolo in cui era stata relegata, per farla diventare una realtà imperante in città. Era un eroe laziale Giorgio, si era conquistato l’amore del suo popolo grazie alla sua personalità, ai suoi gol, al suo essere sempre pronto a essere leader. Più di ogni altro giocatore, lui, ha riempito lo spirito dei laziali di orgoglio e fierezza, ha consentito alla sua generazione di andare in giro per Roma non solo a testa alta, ma anche con sguardo indomito e ghigno irriverente. Come il suo quando sfidava l’avversario, con forza indomita, senza mai mostrare timore, paura. Dieci anni senza Long John sono tanti, ma sono niente, perché sembra banale, trito e ritrito, ma uno come lui davvero non se ne va mai. Lui è lì, in cima al nostro Olimpo. Padre di di tutti gli dei della S.S. Lazio.
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Chinaglia, 10 anni senza Giorgio sono tanti e sono niente
Dieci anni senza Giorgio, perché c’era Giorgio e poi il resto. Tutto il resto e non è poco. Ma oltre i numeri, i record, le presenze, c’era Giorgio. Padre di tutti gli dei, Zeus dell’Olimpo (bianco)celeste. Chinaglia è stato tutto, perché è andato oltre l’immaginazione, incarnando i sogni più reconditi del tifoso, dando vita a una leggenda che dura ancora oggi e durerà per sempre, finché quell’ideale che è la Lazio si tramanderà di padre in figlio. Chinaglia è proprietà immanente all’essere laziale, perché al di là degli errori commessi, resta quanto fatto in campo, un oceano di sentimento generato in quei sette anni di campo in cui fu l’anima, la speranza, il grido di battaglia. Oggi, Giorgio, non avesse giocato nella Lazio, ma in altre squadre, sarebbe protagonista di film, romanzi, serie tv, speciali di qualche tv satellitare. Sarebbe un’icona nazionalpopolare, snaturata e annacquata, per renderlo digeribile anche a un pubblico dal visus limitato e troppo ipocrita per capire un personaggio che è sempre andato controcorrente, bastian contrario per indole, sfacciato e sfrontato da risultare odioso a chi non l’aveva dalla sua parte. Fu massacrato per il “vaffa” a Valcareggi, massacrato come altri idoli biancocelesti in nazionale come Signori e Immobile.
La Lazio e la nazionale di calcio. Mondi lontani che forse non si toccheranno mai. Una è il conformismo, il convenzionalismo dell’essere tutti amici e fratelli solo quando scatta(va) un Mondiale o un Europeo; l’altra è l’autonomia di pensiero, l’originalità, l’indipendenza di essere ciò che si vuole, dell’essere fuori dal branco in una città dove altri (tanti) vorrebbero imporre il pensiero unico del romanismo, dove s’è sdoganato il falso storico che romano è romanista, sfruttando fiction ciarliere, film dei Vanzina e altri simili espedienti. Chinaglia aveva capito subito, forse in anticipo, come girava il mondo a Roma e non solo. Per questo s’era caricato la Lazio sulle spalle, l’aveva portata fuori da una sorta di angolo in cui era stata relegata, per farla diventare una realtà imperante in città. Era un eroe laziale Giorgio, si era conquistato l’amore del suo popolo grazie alla sua personalità, ai suoi gol, al suo essere sempre pronto a essere leader. Più di ogni altro giocatore, lui, ha riempito lo spirito dei laziali di orgoglio e fierezza, ha consentito alla sua generazione di andare in giro per Roma non solo a testa alta, ma anche con sguardo indomito e ghigno irriverente. Come il suo quando sfidava l’avversario, con forza indomita, senza mai mostrare timore, paura. Dieci anni senza Long John sono tanti, ma sono niente, perché sembra banale, trito e ritrito, ma uno come lui davvero non se ne va mai. Lui è lì, in cima al nostro Olimpo. Padre di di tutti gli dei della S.S. Lazio.
- SandroSSL
- Località: Roma
Non l'ho vissuto, ma tra aneddoti letti e raccontati, incarnava la Lazialitá.
Leggere anche solo i commenti di gente che scrive qui che ha avuto la fortuna di "viverlo", provoca forte emozioni e fa capire ciò che per i Laziali di quei tempi, rappresentava Giorgio Chinaglia
Grande rispetto e stima per te.
Un bacio al cielo.
Leggere anche solo i commenti di gente che scrive qui che ha avuto la fortuna di "viverlo", provoca forte emozioni e fa capire ciò che per i Laziali di quei tempi, rappresentava Giorgio Chinaglia
Grande rispetto e stima per te.
Un bacio al cielo.
"A me Felipe lascia sempre questa sensazione che sto per incazzarmi"
Maurizio Sarri
Maurizio Sarri
- Il Sigaro
- Località: Roma
Chinaglia l'ho vissuto da bambino, eppure è come se lo vivessi ancora oggi.
Nessuno è stato come lui per i Laziali, e credo che nessuno lo sarà.
Ciao Long John.
Nessuno è stato come lui per i Laziali, e credo che nessuno lo sarà.
Ciao Long John.
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
- jos1987
- Località: roseto degli abruzzi (te)
Quel Lazio-Napoli del 2011 me lo ricordo stampato nella mente in Curva Nord emozioni unioche.
Che spettacolo tutti avvelenati contro quelle merde schifose.
GIORGIO CHINAGLIA E' IL GRIDO DI BATTAGLIA !!!
Che spettacolo tutti avvelenati contro quelle merde schifose.
GIORGIO CHINAGLIA E' IL GRIDO DI BATTAGLIA !!!
- brifazio
- Località: Periferia Nord di Garbatella
Così è anche per me.
Lo Splendore che mi ha regalato per le sue gesta e soprattutto per quel rigore del 12 maggio 1974 visto dal vivo me lo porterò per l'esistenza, sarà sempre presente in me, stampato nel cuore, in testa e in ogni cellula del mio corpo.
Una fiamma magica perenne, incorruttibile che mi accompagnerà per sempre.
Chiudo gli occhi ed è come se rivedessi su due monitor affiancati il suo calcio di rigore di Lazio foggia e me a sette anni ancora da compiere che a partire da un'ora dopo mimavo il suo gesto centinaia e centinaia e centinaia di volte e così per anni, decenni. Confesso che ancora oggi ogni due o tre anni risogno il ricordo del ricordo di quei momenti, con mio padre sempre presente che mi scuote e mi fa saltare sopra le sue spalle, allo stadio e dopo la stadio. E sorrido con i lucciconi, per tantissimi motivi. Giorgio Chinaglia lo sento come uno zio, vista la differenza d'età.
Qualche anno fa, quattro o cinque, in occasione del matrimonio di un mio ex collega sardo a Cardiff nel mese di settembre, feci una vacanzetta in quella città graziosa e ospitale. Qualche giretto in bici a noleggio (un bel giretto) cercando di capire quali fossero i luoghi della sua infanzia, casa, scuola e ristorante dello zio. Chiesi anche qualche dritta e info qui dentro, credo Alfonso e altri mi diedero qualche indicazione. Vagai in bici a noleggio per mezza giornata abbondante, sufficientemente e costantemente foraggiato di alcol. Chiesi qua e là indossando una maglia della Lazio, ma pochi sapevano, anche perché la zona che battevo era stata quasi tutta ricostruita. I gallesi, molto ospitali e chiacchieroni, vedendo la maglia erano incuriositi e provavano ad aiutarmi, ma veramente ne sapevano poco. Per non sbagliare avrò fatto una sessantina di Km in bici e a piedi e sicuramente ho toccato le vie giuste, non ne ho il minimo dubbio sono stato rigoroso e scientifico.
E te credo, ho fatto notte, dalla mezza alle 9 e mezzo di sera. Ho saltato sia il pranzo che la cena, solo birre. È stato bellissimo.
Dieci anni, così tanti, eppure mi pare l'altro ieri.
Da sempre e per sempre nel mio cuore. Ciao Giorgione
- ronefor
- Località: Roma
- aquila nel cuore
- Località: ..
Che brutto scherzo ci tirasti quel 1 aprile del 2012. Non ci potevo credere.
Io che ti avevo visto affrontare, superare e vincere le battaglie su quel campo da gioco ma anche fuori.
Mio eroe da bambino e leggenda da adulto.
Salutace tutti l'artri da lassù.
E Forza Lazio sempre!
Io che ti avevo visto affrontare, superare e vincere le battaglie su quel campo da gioco ma anche fuori.
Mio eroe da bambino e leggenda da adulto.
Salutace tutti l'artri da lassù.
E Forza Lazio sempre!
Mio padre pianse alla notizia.
Grande Giorgio, grazie di tutto.
Grande Giorgio, grazie di tutto.
- Cri72
- Località: Manziana
Queste due foto, secondo me sono Giorgio.
Long John evviva Long John....
Long John evviva Long John....
In cima ar monno c'è
la Lazio mia
la Lazio mia
Noi pochi...noi felici pochi...noi manipolo di fratelli.
Ecco Long John è l'essenza di quella frase.
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Ecco Long John è l'essenza di quella frase.
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Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
- Domenico1900
- Località: italia
Per sempre Giorgio Chinaglia!!! Indiscutibilmente il giocatore più rappresentativo della nostra storia!
- Il Sigaro
- Località: Roma
Ciao, Giorgio.
Tudor dalla Croazia incrocia le dita per la fumata bianca (cit.)
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
Siete diventati stupidi appresso a Lotito (cit.)
"Un motivo ci sarà"
- sferequadrate
- Località: Roma
- ronefor
- Località: Roma
Io, purtroppo per me, l'ho vissuto eccome.
Bannato da ArcipelagoGulagLazionet per un Post scritto su S.S. Lazio Forum
- Destroyer
- Località: Cassino
Sentimenti di altri tempi, vivi ancora nei cuori dei Laziali
Il mio grido di battaglia
Il mio grido di battaglia